Il consigliere comunale Libero Gioveni lamenta che per 24 posti sia stato inserito il limite d'età di 40 anni
A marzo Messina Servizi pubblicherà un bando per l’assunzione di 97 nuovi lavoratori: 70 saranno in apprendistato, quindi con età compresa tra i 18 e i 29 anni, poi due posti per ingegneri, uno per agronomo e 24, con età massima 40 anni, per raccolta e spazzamento rifiuti.
Un limite d’età che, secondo il consigliere comunale Libero Gioveni, è discriminatorio per i disoccupati ultra 40enni. Non contesta, infatti, “il limite a 29 anni, che permetterà all’azienda di assumere ottenendo degli sgravi fiscali previsti per legge, ma l’altro limite di 40 anni”.
Tanti disoccupati ultra 40enni
“All’articolo 9 del Regolamento del personale di MessinaServizi Bene Comune S.p.A. approvato dal CdA e dall’Assemblea dei soci l’1 agosto 2022 relativo al reclutamento dall’esterno, il limite di 40 anni la società lo prevede non in maniera imperativa, bensì facoltativa o discrezionale (“la società può inserire delle limitazioni anagrafiche” vi è scritto, non “inserisce”), per cui non vi è affatto un obbligo in tale direzione che giudico quindi decisamente “settoriale” e anche rischioso per i potenziali ricorsi che potrebbero piovere come già avvenuto nell’ultimo bando, alcuni dei quali persi (vedasi ordinanza del Tribunale di Messina del 17 giugno 2020). In un periodo di forte crisi occupazionale come quello attuale che investe, manco a dirlo, la popolazione over 40 – conclude Gioveni – non si può pensare che aumentare il limite di età per esempio a 50 o 55 anni possa pregiudicare la qualità del servizio”.