A Barcellona e Milazzo è allarme spice, la droga degli zombie acquistata sul dark web

A Barcellona e Milazzo è allarme spice, la droga degli zombie acquistata sul dark web

Alessandra Serio

A Barcellona e Milazzo è allarme spice, la droga degli zombie acquistata sul dark web

mercoledì 26 Giugno 2024 - 07:00

La pericolosa droga sintetica importata dall'Olanda e spacciata dai barcellonesi. "Una volta il clan era contrario"

“Fino a 15 anni fa a Barcellona la mafia non consumava e non trafficava in droga, per espressa decisione dei boss del clan del Longano. Tanto che la gran parte degli omicidi tra gli anni ’80 e i 2000 ha come movente proprio lo spaccio di droga non autorizzato dalla famiglia. Adesso le cose sono cambiate”. E sono cambiate tanto, spiega il procuratore aggiunto Vito Di Giorgio, che ha coordinato l’inchiesta dei sostituti della Direzione distrettuale antimafia di Messina Fabrizio Monaco e Francesco Massara e della Procura di Barcellona Veronica De Toni, sfociata nel maxi blitz anti droga con 112 arresti di ieri. (in foto d’apertura, i tre Pm con la collega Antonella Fradà, co titolare dell’inchiesta)

La mafia di Barcellona è cambiata

Dal no alla droga, infatti, la mala di Barcellona si è totalmente tuffata nel traffico di droga, approdando e portando nelle piazze barcellonesi e milazzesi la pericolosa droga sintetica spyce. Detta la “droga degli zombie” per i devastanti effetti su chi la consuma, la spyce pare aver preso piede parecchio, negli ultimi tempi, nella provincia tirrenica di Messina. Oltre 100 gli episodi di cessione documentate in pochi mesi dai Carabinieri, che hanno portato all’arresto di 35 persone. Il provvedimento è siglato dal giudice per le indagini preliminari Eugenio Fiorentino, che ha concesso a 15 di loro i domiciliari.

“I capi sono finiti in carcere e il divieto è caduto, intanto gli arrestati sono aumentati perché le operazioni delle forze dell’Ordine sono continue – spiega ancora Di Giorgio – Se da un lato quindi l’organizzazione ha avuto bisogno di maggiori introiti per mantenere gli affiliati in carcere, dall’altro i proventi delle estorsioni sono calate, forse anche perché non sono state proseguite le tante opere pubbliche degli anni ’80. Ecco allora che il gap è stato colmato col fiorente traffico di droga”.

La droga degli zombie preoccupa anche il clan

I tanti episodi di spyce acquistata con semplicità e rivenduta a moltissimi giovani anche minorenni, però, è un fenomeno nuovo e allarma moltissimo. “Tutti contrari a questa cosa…Vito Foti…sono tutti contrari perché questa è una polvere peggio dell’eroina”, dice un informatore agli investigatori. Intanto, però, la spyce a Milazzo, Barcellona e dintorni circola con la stessa facilità delle caramelle.

Se lo Scozzese si pente

A trafficarla era il gruppo che per gli inquirenti è capeggiato da Filippo Genovese “Lo Scozzese”, che si avvale dei fratelli Alessandro e Gabriele Abbas, entrambi già arrestati in precedenti inchieste e che hanno offerto molte rivelazioni interessanti agli investigatori. Ad acquistare la spyce era invece Emanuele Nastasi, per tutti “L’Americano”. E’ proprio Lo Scozzese, pentito dal novembre 2021, a svelare alla Direzione distrettuale antimafia com’è dilagata la droga sintetica e il ruolo de L’Americano, secondo lui grossista di tutti gli spacciatori locali.

Lotta impari ai trafficanti di droga del dark web

“La spyce viene consegnata con semplici corrieri ordinari dopo essere stata acquistata sul web in Olanda – spiega il Procuratore capo di Messina Antonio D’Amato – E’ contro questa minaccia e questi spacciatori, che adoperano strumenti informatici nei quali l’Italia non è neppure all’avanguardia – dice D’Amato – che deve confrontarsi la Procura di Messina, dove mancano 4 sostituti (il 22% della pianta organica) e dove quelli che ci sono non bastano a far fronte al lavoro, lavorando per di più in spazi angusti e con strumenti vetusti”.

I sequestri di spyce

In effetti uno dei pacchi di spyce acquistati dall’Americano viene intercettato nel 2021. Il 27 luglio Dhl consegna a Nastasi un pacco spedito da Amsterdam da un chilo e 300 grammi con la dicitura “Esb Goods”, dove Goods vuol dire merce ed Esb è l’acronimo di Electrical stimolation brain, cioè stimolazione elettrica del cervello”. Il 9 settembre Nastasi viene arrestato: ha 50 grammi di spyce e la scatola di un’altra spedizione appena arrivata dall’Olanda. Lo stesso giorno scatta la perquisizione anche a casa di Kevin Scibilia di Pace del Mela, indicato come un altro pusher del gruppo. Qui i carabinieri trovano altre confezioni spyce. Agli atti dell’inchiesta anche i bonifici al fornitore olandese.

112 arresti tra Messina e Barcellona, tutti i nomi

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007