Fra i punti più importanti il trasporto simulato di un ferito sulla "toboga" e una dimostrazione sul corretto funzionamento dell'Artva in caso di valanghe
SANTO STEFANO D’ASPROMONTE – La simulazione d’intervento in ambiente innevato con imbarellamento e trasporto di un ferito sulla toboga, speciale barella utilizzata per interventi di salvataggio in ambienti impervi e in situazioni molto difficili.
Questo il momento centrale del più recente tra gli incontri dedicati alla prevenzione e alla sicurezza organizzati a Gambarie – frequentatissima località montana al confine tra Reggio Calabria e la limitrofa Santo Stefano d’Aspromonte – dalla Stazione alpina Aspromonte del Soccorso alpino e speleologico Calabria.
Obiettivo dell’iniziativa, incentrata sulle azioni mirate a prevenire gli incidenti tipici della stagione invernale, è stato creare sensibilità e accrescere la consapevolezza dei rischi e dei limiti personali nella frequentazione dell’ambiente montano.
Alla giornata hanno partecipato i componenti dei gruppi escursionistici “Magna Greacia outdoor” e “Asproseby”, dotati di strumentazione per sci d’alpinismo e ciaspole, lungo il sentiero 111 dell’Anello di Gambarie nel Parco Nazionale d’Aspromonte.
Si è, inoltre, parlato di prevenzione degli incidenti in montagna e si è fatta una dimostrazione sul corretto funzionamento dell’Artva – sigla che sta per Apparecchio di ricerca dei travolti in valanga -, strumento indispensabile se una o più persone vengono travolte da una slavina.