L'allarme dell'Ancadic: combustione anche per tratti di condotte idriche, urgente verificare che non sia compromessa l'acqua potabile nelle case
Rifiuti bruciati? Purtroppo, in quantità. I pazzi di turno sono sempre in azione; e non solo a Reggio città, rispetto alla quale abbiamo documentato le orribili azioni compiute al Campo Coni del rione Modena, ad Arghillà, al rione Marconi.
Il territorio metropolitano non è certo esente da questo triste fenomeno. E questi folli non si rendono conto di quali micidiali danni alla salute pubblica possono determinare, con le tossine sprigionate da roghi d’immondizia e altri scarti.
Vincenzo Crea è ai limiti della sopportazione: i rifiuti vari «che da alcuni mesi si accumulavano giorno dopo giorno, lato mare e sotto il ponte stradale della Ss 106» allo svincolo del torrente Catrica «sono stati incendiati», denuncia il referente unico dell’Ancadic. Con tanto d’eloquente corredo iconografico.
…E fosse solo quello.
Le fiamme, argomenta Crea, «hanno bruciato il rivestimento della condotta idrica principale e altre tubazioni idriche, le pareti lato mare e all’interno dell’impalcato tutte annerite». E ancòra, la combustione ha interessato «materiale plastico che produce inquinanti altamente tossici, come le diossine».
Appunto.
A questo punto, denuncia l’Ancadic, bisogna verificare con urgenza se le immissioni nocive finiscono nell’acqua che sgorga dai rubinetti dei cittadini mottesi.
Un vero disastro.