Alla "Prima" anche l'Arcivescovo e il sindaco, Domenica 29 dicembre si replica a partire dalle 18. Il parroco: "“Questo presepe è una catechesi vivente"
TAORMINA – Accoglienza, inclusione, fratellanza, integrazione. C’erano tutti gli ingredienti del valore del Natale nel Presepe vivente messo in scena a Mazzeo (frazione di Taornina) dalla comunità della parrocchia “S. Maria Goretti”, guidata dalla scorsa estate da padre Francesco Giacobbe.
Un messaggio concreto, che passa dalla presenza, tra le 170 comparse, di quindici di migranti che risiedono in case di accoglienza a Messina. Provengono dalla Nigeria, dal Senegal e dalla Costa d’Avorio. La loro presenza tra i pastori ha dato senso all’iniziativa, grazie alla testimonianza di integrazione con gli abitanti del luogo emersa dalla rappresentazione.
Padre Giacobbe non ha dubbi: “Questo presepe è una catechesi vivente che ha riletto il Natale in maniera diversa, facendoci riscoprire il valore di noi stessi attraverso la prossimità ai nostri fratelli”.
Tra le affollate viuzze della frazione a mare della Perla dello jonio anche l’arcivescovo di Messina, mons. Giovanni Accolla, il sindaco Mario Bolognari, l’assessore Andrea Carpita e il capogruppo di maggioranza Manfredi Faraci. Hanno avuto modo di ammirare e apprezzare i dettagli della rappresentazione lungo il percorso che conduceva alla Grotta e culminava con l’arrivo dee Re Magi. La “Prima” del 25 dicembre si è conclusa con la celebrazione della Santa Messa presieduta dal parroco.
Si replica domenica, 29 dicembre, dalle 18 alle 22,30. La rappresentazione del presepe si concluderà anche in quel caso con la celebrazione eucaristica, che sarà presieduta dal Vescovo ausiliare, Cesare Di Pietro.
Maria, Giuseppe e Gesù Bambino sono stati impersonati da Valeria Lo Turco, Dario Lombardo e dal loro bimbo Matteo, nato lo scorso 3 agosto.