Non si può morire per una ciocca di capelli fuori dal velo. Anche gli avvocati messinesi mobilitati per le donne iraniane
Anche a Messina un flash mob di solidarietà alle donne iraniane, dopo il caso di Mahsa Amini, uccisa per una ciocca di capelli sfuggita al velo. A scendere in campo sono stati ancora una volta gli avvocati messinesi, spesso in prima fila quando si tratta di temi legati ai diritti umani internazionali.
Con addosso la toga e un velo nero, si sono allineati sul piazzale davanti al Tribunale ed hanno esposto cartelli nella speranza di sensibilizzare quanta più gente possibile sui problemi delle donne iraniane. E non è mancato chi, come l’avvocata Cinzia Fresina dell’Aiaf, si è anche tagliato una ciocca di capelli.
Proprio la sigla degli avvocati della famiglia e la Camera Penale Pisani- Amendolia hanno organizzato la manifestazione, insieme a rappresentanti dell’Ordine, l’Ami (la sigla dei matrimonialisti), la Camera Civile, l’Anai, l’Unione Italiana Forense e l’Apl.