A Messina il calcio per non vedenti. Il nazionale Ramirez: "Si corre e si lotta normalmente"

A Messina il calcio per non vedenti. Il nazionale Ramirez: “Si corre e si lotta normalmente”

Simone Milioti

A Messina il calcio per non vedenti. Il nazionale Ramirez: “Si corre e si lotta normalmente”

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martedì 09 Gennaio 2024 - 18:00

Altra disciplina che la Global Social Inclusive vuole far praticare ai propri tesserati, per fine mese un'esibizione dimostrativa contro il Sant'Alessio

MESSINA – Dopo il successo della cena al buio la Global Social Inclusive ha organizzato un’altra serata, carica di emozioni uniche e sorprese, per sensibilizzare i presenti a vivere situazioni di vita come fossero non vedenti. La mancanza di visibilità ha richiesto maggiore consapevolezza e destrezza, facendo così in modo di sfruttare al meglio gli altri sensi. Durante la serata, la Global Social Inclusive Asd ha presentato il calciatore della Nazionale Italiana di calcio a 5 non vedenti, Bryan Ramirez.

Quest’ultimo ha parlato con passione della disciplina che pratica, dimostrando come lo sport possa superare barriere e portare gioia in ogni passo. “Il calcio non vedenti è un calcio a 5 con poca differenza col calcio normale – spiega Ramirez – si corre, si lotta e si fa gol. Ci si aiuta con una palla sonora e ci vengono date delle indicazioni vocali su dove si trovano i nostri compagni o i nostri avversari”.

Tra gli ospiti della serata c’erano anche Maurizio Pantano e Vittorio Chillemi, che, in linea con i principi dell’inclusione, si sono proposti per l’organizzazione di un evento che vedrà la squadra del Sant’Alessio sfidarsi con i ragazzi non vedenti in una partita di calcio a 5. Una presentazione di questa disciplina che vedrà la Global Social Inclusive farsi promotrice di questo evento nella zona jonica a fine mese, si pensa al 31 gennaio ma è una data da confermare.

Il calcio a 5 per non vedenti è una versione adattata del calcio tradizionale destinata a atleti non vedenti o ipovedenti. Si gioca con una palla sonora su un campo più piccolo, i giocatori indossano bende sugli occhi, e la comunicazione avviene tramite comandi vocali. L’obiettivo è segnare gol nel campo avversario, promuovendo l’inclusione e consentendo ai non vedenti di partecipare attivamente a uno sport competitivo.

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