Oggi sarà inaugurata, nel Transatlantico di Palazzo Zanca, l’esposizione del collettivo GAS, un trio di artisti internazionali
Oggi, venerdì 5, alle ore 11, alla presenza dell’Assessore alla Cultura Enzo Caruso e dell’architetto Nino Principato sarà inaugurata, nel Transatlantico di Palazzo Zanca, l’esposizione del collettivo GAS, un trio di artisti internazionali, che in giro per il mondo saranno a Shanghai nel 2021 per poi approdare alla biennale di Curitiba al Museu Oscar Neymar.
Allestiti dieci dipinti che raccontano una sfida
Le opere performanti del collettivo GAS faranno capolino nel cuore di Messina nel nuovo spazio d’arte contemporanea creato dall’esperto del Comune Alex Caminiti, dove saranno allestiti dieci dipinti che raccontano la sfida del collettivo GAS d’arte indipendente. GAS è l’acronimo scelto da tre artisti che l’establishment vorrebbe divisi, la cui unione urla più forte di questo prepotente strappo che la storia contemporanea vorrebbe insanabile. Gimaka dal Senegal, Alex dall’Italia e Sadif dall’Egitto hanno deciso di gridare più forte.
Il trio, dopo il lockdown post Covid-19, sarà presente al World Trader Center di Shanghai per una installazione artistica permanente, caratterizzata da una struttura luminosa con i colori dei cinque Continenti. Un monito per una ripartenza nuova e all’insegna del rispetto del pianeta e della vita. Una nuova globalizzazione che punta sull’armonia e la pace. L’arte può cambiare il mondo, sì! Parola del collettivo GAS “non arrendersi mai”.
Distruggere per ricostruire
Con la forza di chi può volare oltre questi vacui attestati di vaga stima, i tre artisti intendono abbattere le barriere che impediscono il libero pensiero, vogliono distruggere per ricostruire. Sganciandosi dai legami immanenti in cui la maggioranza vede vincoli e limiti, si eleva a nuovi orizzonti, GAS irrompe, si impone, contrasta, denuncia.
Le opere non si esauriscono nella loro mera realizzazione, ma mirano a penetrare e confondersi con il nostro quotidiano, contagiarne prassi e routine, “vivere con” noi. Tendendo la mano verso l’uomo, verso i suoi dubbi, confortando le sue certezze, ma continuando in eterno a provocare la sua mente, spogliandola delle sue sovrastrutture, perché mai si posi inconsistente sul comodo giaciglio del putrido preconcetto. Perché mai dimentichi che la sua pura natura viaggia nuda in divine altitudini di umanità.