13 voti favorevoli su 23 presenti permettono alla proposta di delibera riguardante il bilancio dell'Agenzia per il risanamento di essere accolta. Il M5S Motiva il "no"
MESSINA – È stato approvato, con 13 voti favorevoli su 23 presenti in aula, il bilancio di previsione per il triennio 2021-2023 di ArisMe, l’Agenzia per il risanamento e la riqualificazione della città di Messina. Accolta, quindi, la proposta di delibera 14 dell’11 febbraio 2021, che ha registrato anche l’approvazione dell’immediata esecutività con 17 voti favorevoli e 6 astenuti su 23 presenti. A precedere i lavori anche la dichiarazione del consigliere Giuseppe Schepis, con la quale ha ufficializzato il passaggio dal Gruppo Misto alla Lega.
Poco dopo, invece, scende a 16 il numero di presenti in aula, facendo cadere il numero legale e costringendo il presidente Cardile ad aggiornare la seduta, dopo aver registrato la presentazione di 12 emendamenti. Si sarebbe dovuta discutere da lì a poco la proposta di delibera n.43 del 4 marzo 2021 riguardante la modifica dello statuto di ArisMe e l’introduzione del direttore generale in adeguamento all’articolo 114 del Tuel (Testo unico degli Enti locali).
Al termine dei lavori i consiglieri del M5S hanno evidenziato di aver votato contro l’approvazione del bilancio previsionale di Arismè “in quanto lo riteniamo non attendibile per una serie di ragioni, a partire dalla mancata applicazione di quanto previsto dal Tuel e dallo Statuto comunale. Contrariamente a quanto previsto e disciplinato dall’articolo 114 comma 3 del Tuel e dall’articolo 99 dello Statuto comunale – spiega Giuseppe Fusco, che più volte in passato ha evidenziato alcune criticità nella funzionalità amministrativa dell’azienda – la società non è dotata dell’organo al quale compete la responsabilità gestionale e tutt’oggi non si è provveduto alla nomina del direttore generale: una figura fondamentale, prevista dalla normativa, la cui attività è strettamente legata al bilancio previsionale. Alla luce di ciò, è lecito chiedere chi sia a sovraintendere alla attività tecnico-amministrativa, commerciale e finanziaria dell’Azienda, e a chi spetta il compito di dirigere il personale e ad autorizzare le prestazioni di lavoro straordinarie. Allo stesso modo chiediamo di sapere chi sia a sottoporre al consiglio di amministrazione lo schema dei piani e dei programmi di intervento del bilancio pluriennale, del bilancio preventivo annuale e del conto consuntivo, così come non è chiaro chi sia a provvedere agli appalti e alle forniture necessarie al funzionamento ordinario dell’Azienda e chi sia a firmare gli ordinativi di pagamento e le riversali di incasso”. Questo il commento di Fusco, che fa riferimento alle dichiarazioni rilasciate ad ottobre del 2020 dal presidente del Consiglio di Amministrazione di Arismè, Marcello Scurria, in merito alla sua totale estraneità ad atti gestionali emessi dalla società. “Noi siamo assolutamente a favore del Risanamento, come dimostra il nostro impegno a livello territoriale e nazionale – sostengono i pentastellati – ma pretendiamo che l’attività svolta da Arismè avvenga nel rispetto delle norme di legge”.