L’iniziativa, che ha ricevuto il supporto di “Aeolian Island Preservation Fund”, è stata realizzata da “Attiva Stromboli” e punterà alla cura degli spazi naturalistici dell’isola.
L’isola di Stromboli punta a riappropriarsi delle proprie peculiarità naturali, partendo dall’olio e dall’ambiente. Pronto a partire il frantoio sociale dell’associazione no-profit “Attiva Stromboli”, che sarà presentato alla cittadinanza il prossimo 26 ottobre alle 15.30 presso Il Timpone.
Rinasce la coltivazione degli ulivi
L’iniziativa ha da poco ricevuto il supporto di “Aeolian Island Preservation Fund” e mira a far rinascere la coltivazione degli ulivi, oltre che la conseguente lavorazione dell’olio. I ricavi del progetto saranno utilizzati per la sostenibilità dello stesso frantoio oltre che, soprattutto, per la cura degli spazi naturalistici dell’isola interessati dall’attività. La coltivazione delle piante è stata affidata, dai proprietari degli ulivi che hanno aderito al progetto, all’associazione “Attiva Stromboli”. In seguito, al termine del ciclo produttivo, i proprietari avranno il diritto a tenere per autoconsumo il 30% dell’olio prodotto.
Una caratteristica storica dell’isola
“La coltivazione dell’olivo è una caratteristica storica dell’isola di Stromboli e di tutte le isole dell’arcipelago Eoliano –spiegano i portavoce del progetto, in una nota- La pianta è diffusa in zone con insediamenti abitativi. Si estende non solo nelle aree pianeggianti verso le coste, ma anche sulle pendici del vulcano. La successiva sostituzione della tradizionale economia agricola, con una crescente economia turistica e stagionale, ha poi sancito una mancanza di attenzione che ha trasformato il paesaggio dell’isola. I numerosi incendi che hanno afflitto di recente le zone montuose dell’isola hanno accentuato il degrado. Questo ha consentito lo sviluppo progressivo di infestanti, che hanno sostituito e sconvolto il tradizionale ordine del paesaggio dell’isola. Nonostante ciò –hanno aggiunto- ancora oggi nelle migliori annate si stima si raccolgano circa 10 – 12 tonnellate di olive da circa 1.000 alberi coltivati e non più coltivati”.
Olio prodotto in loco
Un progetto particolarmente interessante, dunque, che permetterà la produzione di olio direttamente sull’isola, oltre che la rinascita di un settore di sviluppo economico particolarmente importante. L’olio realizzato godrà di tutte le caratteristiche peculiari di Stromboli, legate principalmente al tipo di terreno, e sarà privo di contaminanti e trattamenti intensivi.