S’intitola “Arte Sicilia Contemporanea, Francesco Messina. Suggestioni ed echi dall’Antica Naxos”, raccolta di cinquantotto opere dell’artista siciliano, originario di Linguaglossa e milanese d’adozione – autore fra l’altro del celebre “Cavallo” icona della Rai – la mostra visitabile a Taormina, nelle sale di palazzo Ciampoli, dal 15 aprile e fino al 15 giugno. La mostra è curata daVera Greco (Direttore del Parco Archeologico di Naxos Taormina), Maria Fratelli (Direttore dello Studio Museo Francesco Messina di Milano) eDiego Cavallaro, che per l’esposizione di Taormina ha curato concept, allestimenti e contenuti espositivi.
La mostra è dedicata a Sebastiano Tusa, l’insigne archeologo ed Assessore Regionale dei Beni Culturali – tragicamente disperso il 10 marzo scorso in un incidente aereo in Etiopia – che avrebbe dovuto inaugurare l’evento nelle scorse settimane. L’esibizione verrà invece inaugurata lunedì 15 aprile, alle ore 17. Con il direttore del Parco di Naxos – Taormina, ci saranno l’Assessore Regionale alla Salute, Ruggero Razza, Carmelo Briguglio, capo della Segreteria dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali, il sindaco di Taormina, Mario Bolognari, e i sindaci del territorio.
Si tratta della terza ed ultima tappa di un singolare progetto artistico nato dalla collaborazione fra i Parchi Archeologici di Naxos-Taormina ed Agrigento e lo “Studio Museo Francesco Messina” di Milano, dove un anno fa ha preso il via la narrazione comparata dello scultore siciliano – uno dei massimi protagonisti del Novecento, alla continua ricerca di una armonia formale classica – le cui opere sono state e saranno proposte alla lettura dei visitatori affiancate da reperti archeologici dei musei di Agrigento e, adesso, di Naxos. Articolata nella prestigiosa sede di Palazzo Ciampoli, la mostra rappresenta anche l’occasione per riaprire al pubblico uno dei gioielli più preziosi dell’architettura storica taorminese di proprietà della Regione Siciliana.
Cinquantotto le opere milanesi riunite a Taormina, grandi e piccoli bronzi che consentono di ripercorrere, nella luce mediterranea della sua terra d’origine, l’intero corpus dell’opera di Francesco Messina comparandola con reperti arcaici, classici e di età romana selezionati dall’archeologa del Parco Maria Grazia Vanaria. L’esposizione è articolata in sette sale. Fra i capolavori di Messina figurano i ritratti della moglie Bianca Fochessati Clerici e dell’amico e conterraneo, il premio Nobel Salvatore Quasimodo; la sala dei Nudi, elogio della giovinezza e del corpo femminile dove spiccaEva, monumentale bronzo del 1949 alto 190 cm; quindi i Pugili, le Ballerine (con le citazioni di grandi étoile della Scala di Milano, come Carla Fracci, Liliana Cosi e Aida Accolla); infine il ciclo dei Cavalli, con i modellini del Cavallo Morente, bronzo del 1958 realizzato da Messina per la sede Rai di Roma, e lo Stallone ferito, opera appartenente alla città di Catania (collocata nel verde di Piazza Galatea) che proprio vent’anni fa, nel 1999, dedicò a Messina la prima retrospettiva post mortem. La mostra di Francesco Messina a Palazzo Ciampoli di Taormina è visitabile tutti i giorni, dalle 9 alle 19.30 e con ingresso libero.