Dalla tarda mattinata il traffico è tornato alla normalità, ultimo collaudo e riapertura con l'assessore regionale Aricò, il direttore del Cas Fazio ed dirigente della Polstrada Messina Capodicasa
di Carmelo Caspanello
LETOJANNI – Dopo quasi nove anni di disagi e traffico a doppio senso, la circolazione sulla A18 nella tarda mattinata di oggi è tornata alla normalità. Era la notte tra il 4 e il 5 ottobre del 2015 quando una frana devastante bloccò l’autostrada all’altezza di Letojanni, causando un caos che si sarebbe protratto per quasi un decennio. Oggi, alla presenza dell’assessore regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, Alessandro Aricò e del direttore generale del Cas, Franco Fazio, la carreggiata è stata finalmente riaperta al traffico regolare. Sul posto anche l’ingegnere della protezione civile Giacchino Marino della Protezione civile e l’architetto Salvo Lizzio, dirigente del dipartimento delle Infrastrutture e della mobilità alla guida dell’Ufficio per il contrasto al dissesto idrogeologico. Insieme a loro, il dirigente della Polizia stradale di Messina Antonio Capodicasa e Giannantonio Spadaro, comandante della sottosezione di Giardini Naxos.
Il 2 luglio era stata riaperta la carreggiata lato mare
Il 2 luglio scorso era già stato fatto un passo avanti con la riapertura della carreggiata lato mare, nel tratto compreso tra i chilometri 32+900 e 32+400. Tuttavia, per permettere i lavori di consolidamento e messa in sicurezza del tratto a monte, era stato necessario chiudere quel segmento, costringendo gli automobilisti a continuare a percorrere l’area a doppio senso di marcia con un limite di velocità di 60 km/h. Questa situazione ha finalmente trovato soluzione oggi.
9 anni lunghi e tormentati
Alla base della risoluzione di questo lungo e tormentato periodo, vi è stata la costruzione della galleria sulla carreggiata a monte. Era stata inizialmente prevista anche la costruzione di un secondo tunnel lato mare, ma poi l’idea venne abbandonata. Il costone è stato interamente consolidato attraverso l’installazione di barriere a forma di “X”, dotate di arpioni lunghi otto metri che affondano nel terreno, garantendo così la stabilità della collina.
Quella notte del 5 ottobre 2015
Quella fatidica notte del 5 ottobre 2015, circa 50mila metri cubi di terra, roccia e arbusti si riversarono dalla collina tra le contrade Silemi e San Filippo, bloccando l’autostrada e inaugurando un periodo tormentato per gli automobilisti. La vicenda ha visto un susseguirsi di intoppi burocratici e iniziative di protesta da parte degli utenti, esasperati dalla lentezza e dai continui disagi. Oggi si torna alla normalità. E’ la fine di un incubo.
Dopo quasi 10 anni un’apertura in pompa magna. Davvero senza pudore. Dopo quasi 10 anni.
Questo è il risultato della pessima gestione del CAS in tutti questi anni. Un Ente che si è dimostrato incapace di gestire un’autostrada e che si è rivelato uno stipendificio con la complicità della Regione siciliana.
Ma di cosa si vantano?!?! ma non conoscono la vergogna, se stavano zitti a casa avrebbero colto una buona occasione!!! vergogna!!!
Autostrade vergognose. Stop.