Abbandoni estivi, gli animalisti: "Serve anagrafe nazionale". Le novità dal Ministero

Abbandoni estivi, gli animalisti: “Serve anagrafe nazionale”. Le novità dal Ministero

Alessandra Serio

Abbandoni estivi, gli animalisti: “Serve anagrafe nazionale”. Le novità dal Ministero

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sabato 16 Luglio 2022 - 09:30

Verso l'anagrafe canina nazionale, gli animalisti chiedono l'obbligo anche per gatti e furetti contro randagismo e abbandono

Con l’arrivo dell’estate torna la piaga dell’abbandono degli animali. Un fenomeno che, spiegano le associazioni animaliste, quest’anno sta assumendo livelli allarmanti. Dopo il lungo stop da pandemia la voglia di tornare a viaggiare degli italiani è tanta, e tanti quelli che abbandonano i propri amici a 4 zampe pur di non limitarsi nelle vacanze.

Ma dal Ministero della Salute arrivano importanti novità, mentre la Regione siciliana ha già provveduto autonomamente, recentemente, a dotarsi di una propria legge di regolamentazione. Proprio alle regioni è rivolto l’appello della sigla animalista Oipa: uniformare le anagrafi.

La lotta al randagismo

Il Ministero della Salute annuncia due importanti novità per la lotta al randagismo: l’obbligatorietà della microchippatura in tutt’Italia e la creazione di un’unica Anagrafe degli animali da compagnia che segnerà il superamento delle anagrafi regionali attraverso il potenziamento dei database per una migliore messa in rete dei dati e l’immediata rintracciabilità dei proprietari degli animali smarriti o abbandonati. Lo rende noto l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) che lancia la sua campagna estiva contro l’abbandono dando una voce e un volto a chi, dopo avere adottato un randagio attraverso l’associazione, invita a non tradirlo mai, poiché: “Se adotti un animale è per tutta la vita”.

Agosto amico (a 4 zampe) mio non ti conosco

“Ancora oggi c’è chi preferisce cedere per sempre il proprio animale, o addirittura commettere il reato di abbandono, piuttosto che vivere le vacanze insieme – spiega il presidente dell’Oipa Massimo Comparotto – Un comportamento inaccettabile per la sofferenza causata a quello che dovrebbe essere un membro della famiglia, ma soprattutto ingiustificato: ormai è facilissimo trovare mete, strutture ricettive e mezzi di trasporto aperti anche ai quattro zampe. In alternativa ci si può organizzare temporaneamente con un parente, un amico, un pet-sitter o una pensione che provveda al cane o al gatto di casa. Con la nostra campagna invitiamo a una riflessione poiché le vacanze estive non sono una sorpresa: bisogna pensare a come gestirle prima di accogliere un animale in famiglia. Ecco perché le associazioni, i rifugi, i canili e i gattili che si occupano di trovare casa agli animali offrono tutto il sostegno necessario a chi vuole adottarne uno, accompagnandolo fin dall’inizio del percorso”.  

I dati e la proposta

Sono 14.512.805 gli animali microchippati in Italia. Al 10 luglio 2022 risultano iscritti nelle Anagrafi regionali degli animali d’affezione 13.478.682 cani, 1.031.810 gatti e 2.313 furetti. Le cifre sono estratte dalla banca dati dell’Anagrafe degli animali d’affezione gestita dal Ministero della Salute, che viene alimentata e aggiornata almeno una volta al mese dalle regioni. Dalle cifre emerge chiaramente come siano ancora pochi i gatti microchippati, senza considerare i furetti, meno presenti nelle famiglie italiane, poiché non esiste alcun obbligo d’iscrizione nelle Anagrafi territoriali per queste due specie.


L’Oipa da tempo chiede che anche per gatti e furetti sia introdotto l’obbligo di microchippatura, efficace strumento per combattere il randagismo: L’obbligo del microchip per i cani è un efficace metodo di lotta al randagismo sia per identificare i cani presenti sul territorio, sia per riportare in famiglia animali smarriti. Stessa funzione potrebbe avere per gatti e furetti- commenta ancora Comparotto – In Italia, la legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo (legge n.282/91) ha reso obbligatoria l’iscrizione di ogni cane all’anagrafe regionale, sia esso di proprietà privata o randagio, e questo è un chiaro ostacolo all’abbandono di un cane adottato da un canile. Perché non introdurre l’obbligo anche per gli altri animali d’affezione?”.

Ecco perché l’Oipa, in attesa delle novità annunciate dal Ministero della Salute, rivolge un appello a tutte le Regioni affinché con proprie leggi introducano l’obbligo d’iscrizione all’Anagrafe degli animali d’affezione.

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Un commento

  1. Era ora che vi svegliaste e bisogna anche sanzionare pesantemente chi non si attiene alle nuove disposizioni , altrimenti è tutto inutile .

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