Italia dei valori è contro le trivelle pertanto lancia un appello per il sì al referendum del 17 aprile. Si chiede poi come mai Crocetta non abbia impugnato la legge come già hanno fatto altre 7 regioni. L'ars in verità ha fatto di peggio, ha bocciato la norma per il referendum...
"L'Italia dei Valori è da tempo fortemente mobilitata a favore del referendum che si terrà il 17 aprile 2016 contro le trivelle nei nostri mari – hanno dichiarato Ignazio Messina e Salvatore Mammola – Italia dei Valori ha sollecitato la massima unità di tutte le forze sociali, associative, progressiste e a votare tutti insieme ''SI'' per abrogare la norma (introdotta con l’ultima legge di Stabilità) che permette alle attuali concessioni di estrazione e di ricerca di petrolio e gas entro le 12 miglia dalla costa di essere prorogate oltre la loro naturale scadenza, dunque per tutta la ''durata della vita utile del giacimento''. "Noi di Idv chiediamo con forza che si argini lo strapotere delle multinazionali del petrolio, che non si metta ancora più in pericolo il già fragile ecosistema marino, che non si concedano altri vantaggi ai petrolieri, e che non si continui con questa dissennata politica di dipendenza dal petrolio, ma che al contrario si investa, nel pieno rispetto della legalità e dell'ecocompatibilità sulle energie alternative". "Questo referendum può rappresentare un punto di inizio per una nuova strategia di sviluppo economico più orientata all'ambiente e all'ecologia". “La Sicilia non può essere martoriata più di quanto lo sia stata finora, con questo Referendum i Cittadini che hanno a cuore le sorti della nostra Terra, possono dire basta al dominio incontrastato dei petrolieri; mi chiedo inoltre, perché Crocetta non abbia impugnato la legge dinnanzi la Corte Costituzionale insieme alle altre sette Regioni come Abruzzo, Calabria, Campania, Lombardia, Marche, Puglia e Veneto e perché il “nostro” Governatore sia a favore delle trivelle nei nostri mari.