Un comitato di residenti segnala la ripresa delle attività al villaggio turistico di Mortelle, per loro "molesto". Eppure il Prefetto aveva denunciato l'abusivismo edilizio. Passata l'emergenza accoglienza migranti, peró, sull'ordine di demolizione è calato il sipario
Il Villaggio turistico Le Dune di Mortelle dovrebbe essere demolito. Eppure nella struttura si continua a lavorare. E con l'inizio della stagione balneare, riprendono a tempo pieno le attività. La segnalazione arriva dai residenti della zona, che la scorsa estate hanno dato vita al Comitato Per Vivere Meglio Km 13400, nato per contrastare i disagi che l'attività crea. A cominciare dall'inquinamento acustico.
Il Comitato ha chiesto l'intervento degli organi dello Stato, segnalando la ripresa delle attività al Villaggio, dove sarebbe stato risistemato un anfiteatro a cemento e da dove proverrebbero rumori fortissimi, anche in ore notturne. Il Presidente Maria Caragliano ha anche segnalato lo smaltimento irregolare di detriti, ai margini del Villaggio. Già in passato l'Arpa, spiega il presidente, ha rilevato segnalazioni acustiche al di sopra del limite consentito.
Un paradosso tutto italiano, quello delle Dune, perché la segnalazione del Comitato fa a botte con l'ordine di demolizione del villaggio, provvedimento mai venuto meno. Malgrado le richieste di sanatoria avanzate dal gruppo proprietario, infatti, i sopralluoghi hanno rilevato che un'area del villaggio è abusivo e insanabile.
Sulla vicenda ha cercato di fare luce anche la magistratura, che ha "chiesto" al Comune di dare corso all'ordine di demolizione di tutti i fabbricati giudicati abusivi, non soltanto quello di Mortelle, a cominciare da quelli più "ad alto impatto ambientale".
L'indagine, affidata al pm Liliana Todaro, ha esaminato tutti i profili. Sei gli indagati per abuso d'ufficio, cioè i dirigenti del settore Urbanistica di Palazzo Zanca che dal 2003 hanno respinto le istanze di sanatoria senza chiudere il procedimento. Sei iscrizioni "dovute" che probabilmente vanno verso l'archiviazione. Perché il pm ha verificato anche l'ipotesi di abusivismo edilizio, che proprio l'ordine di demolizione pare confermare.
Il caso tornó alla ribalta lo scorso anno quando il Prefetto, Stefano Trotta, respinse l'ipotesi di ospitare al Villaggio di Mortelle i primi migranti ospitati al PalaNebiolo. Il rappresentate del Governo fece notare immediatamente che il villaggio era abusivo e quindi non idoneo. Sarebbe stato una irregolarità, quindi, ospitare, i profughi. Sulla irregolarità delle attività alberghiere e sull'ordine di demolizione, invece, le istituzioni paiono non avere la stessa fretta.
Alessandra Serio
Le solite cose della Messina bene e delle sue logge che passano sopra tutto e tutti.
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altro che Tibet siamo a :”iò fazzu chiddu chi vogghiu”
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