L’attività di controllo dell’Ufficio locale marittimo di Torre Faro ha permesso anche la denuncia di undici persone. I proprietari della villette abusive avevano realizzato giardini, docce e persino un campo da tennis. Tutto senza autorizzazione
Circa 2170 metri quadrati di demanio marittimo sottratti alla pubblica fruizione e posti sotto sequestro. E’ questo il bilancio dell’attività di controllo effettuata questa mattina dagli uomini dell’Ufficio locale marittimo dello Stato, coordinati dalla Capitaneria di Porto di Messina, che hanno permesso di individuare villette abusive prospicienti al mare che sono risultateo abusive perché realizzate, appunto, su pubblico demanio. Verifiche, controlli e sopralluoghi nella zona compresa tra Rodia e San Saba, hanno portato alla denuncia di undici persone e al sequestro di otto strutture, delimitate da muri che affacciavano sulla spiaggia, con all’interno giardini arricchiti da piante ornamentali, docce, lavatoi e persino un campo da tennis. Tutto realizzato senza alcuna autorizzazione.
(SU PHOTOGALLERY LE FOTO DEGLI IMMOBILI SEQUESTRATI)
E’ incredibile che a tali provvedimenti sia stata data esecuzione solo nel luglio del 2011! Da sempre i messinesi tutti non hanno potuto usufruire di chilometri di costa solo perchè dei delinquenti si sono appropriati di ciò che appartiene a tutti! Incredibile che le autorità siano state silenti fino ad adesso! Incredibile! Incredibile che possa succedere in una nazione dove vige uno Stato di diritto! Comunque meglio tardi che mai, mi auguro che la prossima estate i messinesi tutti possano usufruire di un litorale inesplorato!
Così si attenta alla libera imprenditoria.
Si meglio tardi che mai!!!!
Adesso consiglierei di proseguire la passeggiata sino a mortelle che se ne vedranno delle “belle”.
SCOMMETTIAMO???
Vedrete: finirà tutto a tarallucci e vino…oggi sequestro e domani dissequestro con “custodia” data agli “abusivi” in attesa della prossima leggina regionale ad hoc…
Cara Redazione,
nomi e cognomi dei proprietari, please!
(… anche se ce l’abbiamo una mezza idea)