L’ente aggiudicatario dovrà garantire assistenza per 22 persone in accoglienza notturna in emergenza, prima colazione, servizio doccia, fornitura del materiale necessario per l’igiene personale e servizio di lavanderia per il materiale utilizzato dagli ospiti
Risale allo scorso 18 maggio la pubblicazione del Bando per l’affidamento del servizio di “Pronto soccorso sociale e accoglienza temporanea notturna in emergenza di persone in stato di povertà e/o senza fissa dimora” da svolgersi nell’immobile sito nei locali degli ex Magazzini Generali”, noto come “Casa di Vincenzo”. Il servizio sarà affidato per 7 mesi, per un importo complessivo di 90 mila Euro. Il 5 giugno è la scadenza fissata per la presentazione delle istanze di partecipazione. Intanto, a breve si avvieranno anche lavori di miglioramento della struttura.
Nei mesi scorsi, Padre Pati, presidente della Cooperativa Sociale “S.Maria della Strada”, che dal 2014 gestisce la casa di accoglienza per senzatetto, aveva lanciato un grido d’aiuto all’amministrazione comunale, evidenziando di non essere più nelle condizioni di garantire il servizio in assenza di contributi da parte del Comune (vedi qui). Dopo aver proceduto per tre anni attraverso affidamenti diretti, adesso il Comune ha deciso di indire una gara pubblica.
”Il servizio ha la finalità di dare risposte immediate in termini di assistenza semiresidenziale notturna a persone – si legge nella nota diramata dall’assessorato e dal dipartimento alle Politiche Sociali e– che per qualsivoglia circostanza, si trovino in situazione di disagio e povertà, in rete con le altre strutture e servizi presenti sul territorio, per offrire un’alternativa alla strada, un posto letto e la fruibilità di servizi per l’igiene personale e il soddisfacimento delle necessità primarie. Gli obiettivi del servizio si rivolgono anche ad interventi di fuoriuscita dalla fase di criticità dei soggetti accolti, attraverso attività di sostegno individualizzato (come, trasferimento in strutture specializzate; reinserimento familiare in accordo con il Servizio Sociale comunale); come pure, dove possibile, l’attivazione di adeguati percorsi di reinserimento sociale, lavorativo e familiare, nel rispetto delle peculiarità e delle storie personali”.
Pertanto, l’ente aggiudicatario dovrà garantire assistenza per 22 persone in accoglienza notturna in emergenza, prima colazione, servizio doccia, fornitura del materiale necessario per l’igiene personale e servizio di lavanderia per il materiale utilizzato dagli ospiti.
L’ente dovrà assicurare l’attivazione del servizio di “Unità di strada”, per il contatto con i potenziali utenti, per fornire le indicazioni necessarie a raggiungere la casa e il servizio di ascolto, relazione, orientamento e informazione sulle disponibilità sul territorio e l’accesso ai servizi sociosanitari.
Il Centro, distinto in due sezioni separate, si rivolge a persone in stato temporaneo di indigenza, in situazione di disagio estremo, a persone senza fissa dimora, a singoli o nuclei familiari che si trovano senza alcun tipo di supporto socio-economico-familiare e che necessitano di immediato soccorso. Possono accedere al servizio anche minori a partire dai 14 anni, purché accompagnati almeno da uno dei genitori naturali. Le persone possono accedere alla “Casa di Vincenzo”- continua il documento – in modo diretto o su invio programmato da parte del Servizio Sociale Comunale o di altri Enti, per i casi per i quali è possibile attuare un percorso di valutazione del bisogno e del progetto di intervento.
La “Casa di Vincenzo” rimarrà aperta tutti i giorni, dalle ore 20 alle ore 8. La dimissione degli ospiti avverrà dalle ore 7 alle ore 8. In casi di emergenze meteorologiche, il centro anticiperà di un’ora gli ingressi e posticiperà di un’ora le dimissioni. La gestione del centro dovrà garantire un forte collegamento con le strutture diurne dedicate e con i servizi sociali e sanitari. Il personale impiegato dovrà garantire la massima attenzione nel rapporto con gli utenti del servizio, osservare il segreto professionale, attuare i programmi e gli indirizzi del servizio.
L’ente aggiudicatario dovrà comunicare costantemente relazionare sull’andamento delle varie fasi del servizio, con particolare riferimento alle collaborazioni realizzate attraverso il lavoro di rete con i servizi territoriali comunali, sanitari, del privato sociale e del volontariato. Dovrà anche relazionare sulle persone prese in carico e, per gli ospiti stanziali, predisporre un progetto personalizzato. La registrazione del numero di interventi e della loro dinamica servirà a comprendere le caratteristiche del fenomeno e i bisogni rilevati. Alla conclusione dell’affidamento, l’ente dovrà trasmettere una relazione finale sui risultati raggiunti, sui punti di forza e di debolezza del progetto, nonché eventuali proposte per l’ottimizzazione del servizio in virtù della necessità che l’intervento richiede.
L’Amministrazione – conclude la nota – esprime grande soddisfazione per il risultato raggiunto e la pubblicazione del bando, non appena si sono create le condizioni oggettive per procedere”.