La Piana: “Vittime di organizzazioni e indifferenza”. Accorinti: “Cerchiamo strutture migliori”

La Piana: “Vittime di organizzazioni e indifferenza”. Accorinti: “Cerchiamo strutture migliori”

Veronica Crocitti

La Piana: “Vittime di organizzazioni e indifferenza”. Accorinti: “Cerchiamo strutture migliori”

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sabato 02 Novembre 2013 - 12:12

Questa mattina, alle 11, l'Arcivescovo Calogero La Piana ha officiato la celebrazione eucaristica nel piazzale del Gran Camposanto. Un'omelia dedicata al giorno della memoria, della speranza e della pèreghiera per le vittime delle stragi in mare.

Stragi del mare, immigrazione e accoglienza.

Sulla scia delle parole di Papa Francesco che ieri ha invitato a pregare per i profughi ed i sofferenti, questa mattina l’Arcivescovo Calogero La Piana si è rivolto ai fedeli parlando di vittime, tragedia, responsabilità ed indifferenza.

Erano settimane che la città attendeva una posizione ufficiale da parte della Chiesa messinese ed oggi, nel giorno della commemorazione di defunti, è giunta.

Circa trecento le persone presenti alla celebrazione eucaristica che mons. La Piana ha officiato nel piazzale del Gran Camposanto.

Una folla silenziosa quella che ha udito il chiaro messaggio dell’omelia: “Questa è una giornata di memoria, ma è anche una giornata di speranza”.

Nessun appunto, nessun testo da seguire. Mons. La Piana ha parlato senza alcun canovaccio dedicando al tema dell’accoglienza gran parte del suo discorso.

Dobbiamo pregare per le vittime di queste tragedie, le vittime del mare – ha esortato – e per gli immigrati. Siamo tutti chiamati ad un senso di responsabilità verso questi giovani che scappano dalla guerra e dalla fame. Arrivano qui solo alla ricerca di un pezzo di pane”.

E troppo spesso, come sottolineato, trovano soltanto organizzazioni che li sfruttano e speculano sulla loro sofferenza.

Un condanna, chiara, verso tutti coloro che “strumentalizzano queste tragedie” ma, soprattutto, verso coloro che mostrano indifferenza.

“Questi avvenimenti non possono lasciarci indifferenti”, ha ribadito mons. La Piana.

Alla celebrazione era presente, in prima fila, anche il Sindaco Renato Accorinti che, alla fine della messa, quando molti si erano ormai allontanati, si è alzato ed ha preso la parola: “Anche noi siciliani siamo migranti, sempre in cerca di condizioni migliori – ha dichiarato – e stiamo accogliendo chi ha bisogno. I ragazzi che si trovano adesso al PalaNebiolo sono giovani eritrei, dolci e semplici. Vivono in una palestra ma noi dobbiamo dar loro qualcosa di più accogliente”.

Forse un invito, quello del Sindaco, affinchè anche la curia messinese manifesti la propria disponibilità ad aiutare la città in questo momento di grande emergenza.

Veronica Crocitti

@VCrocitti

6 commenti

  1. “Forse un invito, quello del Sindaco, affinchè anche la curia messinese manifesti la propria disponibilità ad aiutare la città in questo momento di grande emergenza.”
    FORSE….

    Calogero La Piana si sta distinguendo più per assenza che per altro. La sua opera si limita al rituale ossequio delle tradizioni evitando assolutamente di interferire con tutto quello che ha una parvenza di vita.

    Al di fuori della Curia non se ne cura. Lo so che non pubblicherete mai questo commento…. i poteri forti non permettono….

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  2. Caro accorinti noi siamo migranti,ma nessuno quando arriviamo in altri paesi,ci fa trovare vitto e alloggio pagato, Andiamo via per lavorare e sudare,e no per farci mantenere. Molti di questi non hanno guerre nei loro paesi, e vengono qua solo perche sanno benissimo che le leggi vergognose italiane li tutelano.Ci sono cittadini messinesi in mezzo alla strada e dobbiamo anche riingraziare questi clandestini che vanno a dormire in una palestra.La prox volta gli diamo un 4 stelle

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  3. MessineseAttento 2 Novembre 2013 15:23

    Beh, questa volta non posso esimermi dall’essere d’accordo con lei. Ha detto una scomoda quanto palese verità.

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  4. Ed ai messinesi, chi ci pensa? E’ mai possibile che tutti gli altri vengono trattati con i guanti gialli, mentre, quando si tratta di noi cittadini che paghiamo le tasse, tutti ci chiudono le porte? Dobbiamo diventare anche noi clandestini?

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  5. Hombre de barro 3 Novembre 2013 09:30

    grazie raffaele! purtroppo la storia la scrivono sempre i vincitori, infatti credo di essere l’unico senzatetto messinese ad entrare su internet! Due anni per strada e cosa mi tocca leggere… le autorità strappandosi le vesti per “gli altri”

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  6. Ieri sono stata al cimitero centrale ed ho trovato pulizia ed ordine come da anni non mi capitava di vedere; nel complimentarmi con l’amministrazione Accorinti mi chiedo: come mai la redazione di questo giornale non ha scritto nulla in merito? Credo che sia giornalisticamente corretto oltre a “fotografare” il degrado in cui versa la città (peraltro ereditato dalle precedenti amministrazioni) evidenziare anche quanto di buono viene realizzato.

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