L'arcivescovo si è confrontato con dirigenti e attivisti del Movimento cristiani lavoratori di Messina
MESSINA – “Sono figlio di un lavoratore anch’io. Mio papà era un artigiano. Un padre che ha cercato di far vivere la sua famiglia con il lavoro quotidiano, quindi questo per me è un motivo di orgoglio”. Queste le parole dell’arcivescovo Giovanni Accolla che sabato pomeriggio ha fatto visita alla sede centrale del Mcl in via Romagnosi 2. L’incontro con il Movimento cristiano lavoratori è stato una delle tappe della visita pastorale che monsignor Accolla ha avviato nell’arcidiocesi messinese.
“Attenzione al territorio e alle necessità delle persone”
Il presidente provinciale Mcl Fortunato Romano, insieme alla delegata del gruppo giovani Giorgia Farinella e ad Elisa Furnari, vicepresidente Mcl, hanno ringraziato il presule per la visita e le parole di apprezzamento del lavoro quotidiano che il movimento porta avanti in tutto il territorio, confermando il ruolo centrale delle associazioni e dei movimenti nella vita della Chiesa e nella società. Ha spiegato Accolla: “Sono desideroso di conoscere queste realtà in fondo, non è solo un momento di una chiesa che si parla addosso. Ma vuole essere un momento di attenzione al territorio e alle persone che vivono nel territorio, alle persone con tutti i loro bisogni e con tutte le loro risorse. Un momento di confronto con quanti con il loro lavoro e il loro impegno all’interno del movimento rispondono ai “bisogni dei nostri fratelli” perché loro “sono la voce di Dio” ha spiegato il presule”.
“Un movimento che si fa carico di questo ha bisogno di avere uno sguardo lungimirante nel futuro – ha aggiunto l’arcivescovo – e questo passa attraverso uno sguardo attento verso le periferie. Bisogna investire le forze lì dove ce n’è bisogno”. Ad accogliere l’arcivescovo dirigenti e attivisti di Mcl che ha festeggiato i 50 anni dalla sua fondazione.