Le sue condizioni migliorano gradatamente. L'aggressore resta in carcere
MESSINA – E’ stato dimesso l’uomo vittima dell’aggressione sotto casa, nel condominio dell’Annunziata dove vive anche il suo aggressore. L’ottantenne è in lenta ripresa, accudito dai familiari, dopo l’intervento d’urgenza subito all’ospedale Papardo per lenire gli esiti delle 12 coltellate infertegli. I medici lo hanno monitorato a lungo e, visto il confortante e regolare procedere delle sue condizioni, lo hanno rimandato a casa.
Resta in carcere, invece, il cinquantatreenne che dopo averlo accoltellato si è presentato agli agenti del Commissariato Nord confessando di avere appena agito. Il suo difensore ha chiesto una perizia psichiatrica.
L’uomo aveva già agito in modo violento, sempre ai danni dello stesso vicino di casa che lo aveva coinvolto nelle attività parrocchiali, alla chiesa di Sant’Elena. Circa un anno prima lo aveva infatti malmenato e proprio per questo, quella tragica mattina, l’80enne era uscito di casa per recarsi dal giudice dove si doveva discutere la causa relativa alla prima aggressione.
Malgrado le manifestazioni violente, però, a quanto pare l’uomo non era seguito da alcun terapista o medico. Adesso starà al giudice decidere se ci sono gli estremi per approfondire ed accertare una eventuale infermità mentale. La famiglia della vittima, intanto, si è affidata all’avvocata Marcella De Luca per tutelare i propri interessi.
Perché la foto di un luogo che non ha alcuna relazione con l’evento? Ottimo esempio di pessimo giornalismo
Gentilissimo,
se legge l’articolo vedrà che il riferimento c’è e che non c’è alcun “pessimo giornalismo” ma solo cronaca e rispetto dei fatti. Ovviamente la foto non ha attinenza con la causa dell’azione, riconducibile solo a chi l’ha commessa. Cordiali saluti
Se non ha attinenza con la causa non avrebbe dovuto essere pubblicata , tra l’altro in bella evidenza sotto il titolo. O vogliamo fare come la Fama di virgiliana memoria? E se c’è rispetto dei fatti quella foto andrebbe rimossa.
Comunque de hoc satis, ringrazio sinceramente e senza ipocrisia per l’attenzione
Gentilissimo,
l’intento nostro non era di certo quello di mancare di rispetto e, per evitare ogni equivoco, abbiamo cambiato foto. Cordiali saluti
Perché la foto dell’interno della chiesa. Luogo di culto e non certo il luogo dove è accaduto il fatto. Sarebbe il caso di togliere la foto.
È irrispettoso per la comunità e per quello che rappresenta (la casa di Dio).
Gentilissimo,
l’intento nostro non era di certo quello di mancare di rispetto e, per evitare ogni equivoco, abbiamo cambiato foto. Cordiali saluti
In realtà è da quando è cominciata questa triste storia che non si fa che pubblicare e trasmettere foto dell’interno e dell’esterno della Chiesa, reti nazionali private comprese.
La gente “non capisce” che la Parrocchia non c’entra niente e infatti i commenti e le reazioni delle persone lo hanno dimostrato ampiamente…
E non lo capiscono neanche i giornalisti visto che alcuni titoli sono stati del tenore “omicidio in…. Parrocchia”.
Se la foto “non ha attinenza con la causa” cosa c’entra pubblicarla?
Sappiamo tutti benissimo l’importanza del ‘primo impatto”!
Magari si poteva pensare a pubblicare la foto dei Colli, visto che non ha attinenza neanche questa!
Un po’ più di attenzione nel considerare le conseguenze di quello che può sembrare un gesto banale e banale non è affatto non sarebbe stato male usarla fin da subito… Tutti!
Grazie per aver cambiato la foto