Uno spreco pluriennale da oltre 10 milioni ma ora sono state firmate le transazioni che consentono di uscire dal regime di salvaguardia
MESSINA – 150mila euro al mese in più negli ultimi anni. L’Amam paga l’energia elettrica ad un prezzo maggiorato perché aveva un debito da oltre 40 milioni con Enel, che così forniva la luce ad un prezzo maggiorato del 30 %, in regime di salvaguardia.
1,8 milioni in più all’anno, su un totale di 9, per uno spreco pluriennale da 10 milioni e 800mila euro, col debito salito fino a 50 milioni (verso Enel ed Heracomm, quest’ultimo fornitore da agosto 2018 a luglio 2019), che terminerà da marzo, come da comunicazione appena giunta ad Amam.
Cos’è cambiato? Sono state firmate transazioni, utili a stralciare debiti per circa 15 milioni e uscire dalla lista dei cattivi pagatori.
“Abbiamo risanato i bilanci Amam – dice il sindaco Cateno De Luca – eliminando oltre 25 milioni di crediti fasulli e ricapitalizzando per 5 milioni. Abbiamo speso di meno rispetto al passato e migliorato il servizio. Quest’anno potremo investire di più per migliorare la rete idrica”.