La deputata messinese Angela Raffa era la prima firmataria di un'interrogazione sul tema. La Uil Trasporti da anni denunciava che Trenitalia e Rfi, seppur aziende dello stesso gruppo, non riuscivano a organizzare un servizio su misura
MESSINA – Troppe volte passeggeri che dovevano attraversare lo Stretto di Messina sono rimasti a piedi a causa dei ritardi del treno o dell’aliscafo che hanno determinato la perdita della coincidenza. Dopo l’interrogazione parlamentare presentata il 19 giugno dal Movimento 5 Stelle, prima firmataria la deputata messinese Angela Raffa, il gruppo FS adotta una procedura operativa per evitare che questo si possa ripetere.
“E’ innegabile – dichiara la parlamentare messinese Angela Raffa – il grande impegno profuso da questa maggioranza a favore della continuità territoriale nello Stretto di Messina. Dopo anni di dismissioni, scioperi ed inascoltate proteste abbiamo finanziato per 66 milioni di euro l’acquisto di una nuova nave per il trasporto dei treni e garantito corse e lavoratori nei collegamenti a lunga percorrenza. Il servizio con aliscafi è stato affidato ad una società del gruppo FS. Così da rendere definitivo ed affidabile, ciò che fino ad oggi funzionava a singhiozzo, tra proroghe, procedure di gara e riduzioni delle corse. Adesso, dopo aver inserito anche le corse serali in coincidenza con i treni, finalmente si rende effettivo il coordinamento tra le diverse società del gruppo FS”.
Uil Trasporti da anni denunciava che Trenitalia e Rfi, seppur aziende dello stesso gruppo, non riuscivano a organizzare un servizio su misura delle esigenze dei viaggiatori che dovevano attraversare lo Stretto. “Oggi scopriamo che finalmente le cose che apparivano complicate diventano semplici – dichiara Michele Barresi, segretario generale di Uiltrasporti Messina -. È un piccolo ma importante passo in avanti che, se ben strutturato, darà ulteriori opportunità occupazionali nel settore. Da sempre sosteniamo la necessità che i collegamenti marittimi veloci tra Messina-Villa-Reggio debbano avere sempre maggiore frequenza e puntualità. Tutto questo al fine di rispondere alle esigenze delle migliaia di viaggiatori che ogni giorno si muovono tra le due sponde e dare stabilità occupazionale alle centinaia di lavoratori marittimi e dell’indotto. È chiaro che questo non potrà distrarci dal vigilare sull’attuale condizione e continua dismissione negli anni del comparto navigazione Fs e dei treni a lunga percorrenza, oggi ridotti al lumicino ed in condizioni non degne di una regione europea”.