Il figlio dell'ex Rettore è stato accusato di plagio, su scritti del professor Amoroso, nell'ambito di un concorso nazionale. L'attuale Magnifico ha segnalato l'esposto al Miur e al Senato accademico.
E' stato il Rettore Pietro Navarra, nel febbraio scorso, a trasmettere al Ministero l'esposto per plagio presentato da un docente nei confronti di Dario Tomasello, figlio dell'ex Magnifico, docente di Letteratura italiana contemporanea ed autore teatrale.
Dal Ministero per l'Università e la Ricerca, la segnalazione è arrivata sui tavoli della Procura di Milano, che ora verificherà se ci sono o meno estremi di reato.
Tomasello è stato denunciato da un docente escluso dal concorsone nazionale per l'abilitazione che consente il passaggio di grado nei ranghi di ateneo. Concorso che il docente messinese si è aggiudicato anche grazie ai titoli, in particolare un elenco di pubblicazioni. Una parte delle quali, è il contenuto dell'esposto, "copiate" da testi del professore Giuseppe Amoroso. Della vicenda si occuperà ora anche il Senato accademico Messinese, per le valutazioni del caso.
La vicenda va esaminata con attenzione per evitare di giungere a conclusioni errate. Se noi svolgiamo una tesi di ricerca (su qualsiasi argomento) , ci basiamo, oltre che su quel che abbiamo trovato o creato, sui contributi di altri autori, a sostegno del nostro lavoro e delle nostre idee. Giustamente li citiamo nella bibliografia allegata ; certamente NON chiediamo loro il permesso per questo. Ovviamente, muovendoci in questa direzione, agiamo nell’assoluta legalità. Questo, in essenza è il motivo di forza insito nella comunità universitaria mondiale. Ma in questo caso ….. Cui bono ? Aspettiamo, percio’, in silenzio, con calma e serenità il succedersi degli eventi senza assumere facili (quanto inutili e sterili) posizioni preconcette.
La vicenda va esaminata con attenzione per evitare di giungere a conclusioni errate. Se noi svolgiamo una tesi di ricerca (su qualsiasi argomento) , ci basiamo, oltre che su quel che abbiamo trovato o creato, sui contributi di altri autori, a sostegno del nostro lavoro e delle nostre idee. Giustamente li citiamo nella bibliografia allegata ; certamente NON chiediamo loro il permesso per questo. Ovviamente, muovendoci in questa direzione, agiamo nell’assoluta legalità. Questo, in essenza è il motivo di forza insito nella comunità universitaria mondiale. Ma in questo caso ….. Cui bono ? Aspettiamo, percio’, in silenzio, con calma e serenità il succedersi degli eventi senza assumere facili (quanto inutili e sterili) posizioni preconcette.
Un commento allucinante! Una cosa é prendere il pensiero, l’opinione di uno studioso, citandolo o meno, altra cosa é copiare alla lettera ( il copia e incolla oggi molto in voga). Il primo metodo ë ammesso, il secondo certamente no. A meno che non si voglia dire che quasi tutta la ricerca universitaria pubblica riciclando gli scritti altrui. e quindi tutto é ammesso. Insomma così fan tutti!
Viva l’Italia nostra, vergine e martire!
Un commento allucinante! Una cosa é prendere il pensiero, l’opinione di uno studioso, citandolo o meno, altra cosa é copiare alla lettera ( il copia e incolla oggi molto in voga). Il primo metodo ë ammesso, il secondo certamente no. A meno che non si voglia dire che quasi tutta la ricerca universitaria pubblica riciclando gli scritti altrui. e quindi tutto é ammesso. Insomma così fan tutti!
Viva l’Italia nostra, vergine e martire!