Lo sostiene il Partito democratico con i consiglieri Russo, Coletta e Costanzo. Parte intanto una denuncia-esposto in Procura
MESSINA – “Approssimazione e ritardi ingiustificati nella gestione dell’acqua contaminata col gasolio in alcune zone del centro. Ordinanze confuse e in più l’obbligo generico di sanificare i serbatoi a spese delle famiglie”. Mentre l’amministrazione comunale e l’Amam comunicano il ritorno alla normalità, intervengono per la seconda volta la consigliera comunale Antonella Russo e i consiglieri della IV Circoscrizione Renato Coletta e Maria Cristina Costanzo, del Partito democratico. Nel frattempo, un comitato ha appena presentato alla Procura un esposto-denuncia. Per gli esponenti del Pd è prioritario avere pure garanzia di tutela della salute anche da “eventuali altre sostanze inquinanti”.
Sostengono i consiglieri: “Dopo la nostra interrogazione delle scorse settimane, in cui abbiamo richiesto chiarimenti in merito all’incresciosa situazione in cui sono venute a trovarsi molte famiglie messinesi, non possiamo non registrare approssimazione nella gestione di questa urgenza, al di là di proclami in conferenze stampa sulla risoluzione senza conseguenze del danno causato ai serbatoi di parecchie abitazioni del centro”.
E ancora: “Peraltro, registriamo come in una convocazione ad hoc della competente commissione consiliare né il sindaco né altri rappresentanti dell’amministrazione si siano presentati per un confronto su un problema così delicato. E questa carenza di contraddittorio è del tutto negativa perché non può certamente essere sostituita da conferenze stampa senza contraddittorio con altri esponenti istituzionali”.
Ritardi ingiustificati nell’avvisare la popolazione coinvolta dei rischi ai quali poteva essere esposta,
non adeguata assistenza alla popolazione, mancato confronto dell’amministrazione con il Consiglio
comunale e una serie di ordinanze confuse che scaricano sulla popolazione vittima della
contaminazione, persino l’obbligo generico, quindi senza indicazioni, di sanificare i serbatoi e a
proprie spese”.
“La sanificazione dei serbatoi è costosa: le spese non devono gravare sulle famiglie”
Aggiungono i consiglieri: “Con in più con un sindaco che lancia solo appelli alla costosa sanificazione dei serbatoi, ma che tace sui soggetti che dovranno alla fine accollarsi queste spese. Questo è ciò che finora si è verificato. Noi, invece, riteniamo che tali spese non debbano gravare sulle famiglie vittime di questa contaminazione. E che sia il sindaco che l’Amam debbano rassicurare i cittadini che tali costi non saranno posti a loro carico. Le vere vittime di ciò che è successo sono le famiglie del centro e non l’amministrazione comunale o l’Amam”.
La denuncia-esposto alla Procura della Repubblica
Continuano la consigliera Russo e i consiglieri Coletta e Costanzo: “Sappiamo che proprio a causa di tali mancate risposte della politica cittadina le famiglie del centro si sono organizzate in un comitato spontaneo, con la nomina di alcuni portavoce, per richiedere gli interventi di chi di competenza affinchè siano tutelati l’incolumità e la salute dei residenti della zona in cui la rete idrica cittadina è risultata contaminata da gasolio e da eventuali altre sostanze inquinanti. Ci risulta anche che alcuni rappresentanti di tale comitato abbiano già depositato in data di ieri un esposto-denuncia presso la Procura di Messina affinchè disponga gli opportuni accertamenti in ordine ai fatti denunciati, valutando gli eventuali profili di natura penale”.
“La rete idrica cittadina è un colabrodo”
Scrivono Russo, Coletta e Costanzo: “Noi non ci fermeremo, a tutela dei cittadini messinesi, nella consapevole certezza che la rete cittadina, purtroppo, è un colabrodo e non vogliamo rischiare che i due rami principali della distribuzione interessati, via Noviziato e viale Cadorna, possano avere infiltrazioni di ulteriori agenti inquinanti, oltre il gasolio. L’amministrazione e il suo gestore idrico hanno obblighi di tutela della salute dei cittadini e della gestione di emergenze come queste, affinchè ciò che si è verificato nello scorso mese di giugno non si verifichi più”.
Non si fosse trattato di gasolio, e quindi con il campanello d’allarme dell’odore, non avremmo mai saputo come mai tanti concittadini in ospedale con vari sintomi gastrici o peggio…con queste condizioni dell’apparato idrico della città non si potrà essere mai sicuri di quello che passa dentro i condotti dell’acqua potabile. Pensate solo alle prossime piogge che potranno fare fuoriuscire liquami fognari e farli infiltrare nelle condotte fatiscenti senza che possa manifestarsi o immaginarsi alcun pericolo per la salute pubblica