La società di via Dogali si è rivolta al mercato dell'usato per portare in città questi 120 contenitori che adesso saranno sistemati per sopperire alle carenze. Altri cassonetti e cestini gettacarte arrivano invece da Taormina dopo la chiusura del cantiere.
Gli ultimi acquisti erano stati fatti ormai più di due anni fa quando a Messinambiente c’era ancora Alessio Ciacci che aveva portato in città più di 400 cassonetti dall’azienda rifiuti di Lucca. Questa volta invece è stato il liquidatore Giovanni Calabrò a decidere di sopperire alla mancanza di cassonetti con l’acquisto di 120 nuovi grandi contenitori destinati ai rifiuti indifferenziati. Nuovi ma in realtà usati e rigenerati, comunque sicuramente utili per sopperire alle carenze che la società si trova a fronteggiare anche su questo fronte.
«Mensilmente rottamiamo almeno una decina di cassonetti in pessime condizioni e non più utilizzabili. In città abbiamo 1400 postazioni e servono almeno 2 mila cassonetti. Molti li abbiamo recuperati da Taormina quando abbiamo chiuso il cantiere, abbiamo portato a Messina anche numerosi cestini gettacarte, alcuni sono già stati sistemati in piazza della Repubblica, davanti la stazione, una quarantina sono stati installati in Via dei Mille» ha spiegato Giovanni Calabrò.
Dei 120 cassonetti i primi 6 sono già stati collocati sul Viale S. Martino. A seguire saranno sostituiti quelli della Via Garibaldi. Saranno inoltre potenziate tutte le postazioni carenti e ripristinate quelle mancanti.
Dunque cassonetti usati, riverniciati, rigenerati e acquistati sul mercato dell’usato perché Messinambiente è sempre una società in liquidazione e in concordato preventivo che non può fare investimenti di altro genere.
Francesca Stornante