Il presidente: "Disponibile a stipulare, al prezzo simbolico di 1 euro, l'atto di vendita delle quote della squadra"
MESSINA – E finalmente parlò il presidente del Messina Stefano Alaimo. Ecco le sue dichiarazioni: “Desidero informare tutti gli sportivi messinesi che ho appena consegnato a un emissario del sindaco l’originale cartaceo della procura a vendere rilasciata da ‘Aad Invest Group’. Già da martedì mattina sono disponibile a stipulare, al prezzo simbolico di 1 euro, l’atto di vendita delle quote dell’Acr Messina al soggetto o ai soggetti che il primo cittadino mi indicherà. Contestualmente, nelle more, resto operativamente a disposizione per le operazioni bancarie necessarie al saldo di stipendi, eoneri fiscali e previdenziali in scadenza il 16 aprile. Il tutto attraverso eventuali supporti esterni che l’amministrazione comunale avrà individuato. Per tale ragione, per tutto il tempo necessario, mi tratterrò in città”.
Corsa contro il tempo per versare stipendi e contributi del Messina
Ieri si è svolto l’incontro tra il sindaco Basile, l’ex presidente Sciotto, l’’imprenditore Francesco Barbera e il commercialista Francesco La Fauci per salvare il Messina. In particolare, Barbera si è fatto promotore di una raccolta fondi per evitare di saltare la scadenza del 16 aprile, quando dovranno essere versati stipendi e contributi. Servono 309mila euro. Si pensa a una decina di imprenditori che mettano tutti la stessa somma.
Storia tragicomica del Messina calcio, il giallo della procura a vendere solo l’ultima puntata
L’11 aprile, da Aad Invest, è arrivata la procura a vendere. Ma, qualche ora dopo, arriva la doccia fredda dal sindaco: “In effetti è arrivata una procura che, però, non essendo firmata digitalmente, e non essendo prodotta in originale, non può essere utilizzata per la cessione delle quote. Questo ulteriore comportamento, che ancora una volta lascia con il fiato sospeso l’intera città, non solo quella calcistica, evidenzia in maniera ancora più chiara la totale mancanza di rispetto e serietà che ha contraddistinto questa vicenda”.
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Nelle ultime 24 ore, poi, l’ipotesi della raccolta fondi e le dichiarazioni di Alaimo. Rimane lo sconcerto per una vicenda tragicomica nel segno dell’assurdo. L’immagine, che è anche sostanza, di una città passa pure da un progetto sportivo serio. E seppure il calcio di oggi ci abbia abituati a operazioni discutibili, qui si è andati davvero oltre.

Quello che si spera un giorno si capirà è il perché di queste azioni da parte di aad invest e chi si voleva colpire. Sinora questa pseudo società ha leso solo l’immagine e la dignità della città
Sono molte le parti in causa che dovrebbero rispondere di RESPONSABILITA’.Questo termine deriva dal latino RESPONDERE,che più comunemente significa rendere conto delle proprie azioni e farsi carico delle conseguenze.Se da un lato si presuppone la libertà del soggetto,la facoltà di agire liberamente ,al contempo essa comporta il dovere di dover rispondere e quindi comporta un limite alla libertà.Ciò premesso intorno alla grottesca vicenda ballano il Venditore ed il Compratore.Ma sarebbe ingenuo limitarsi ai due principali contraenti.Ad essi va aggiunta la responsabilità di altri soggetti: l’analista dei conti e dello stato patrimoniale della società;il soggetto delegato alla trattazione non solo economica-finanziaria-giuridica;l’ente sportivo-la Lega-che avrebbe dovuto vigilare sulle questioni procedurali della compravendita,sulla solvibilità, sui precedenti comportamenti morali del compratore,cioè l’affidabilità;persino il soggetto che ha traslato la società se ha omesso qualche fase ostativa in qualche misura dell’affare cantierato.Come si vede responsabili se ne scorgeranno tanti.Responsaboile è il venditore, se non indotto da cause sconosciute, di un affare che appariva già pernicioso non solo per se stesso ma verso la comunità messinese non meritevole di tanta pessima figura.
POTEVI PENSARCI PRIMA