Presentato il nuovo allenatore del Messina. Lo Monaco: “Cambiare tecnico in corsa non rientra nelle nostre consuetudini; Di Costanzo è la persona giusta per uscire dalla crisi di risultati”.
“Non volevamo lasciare nulla d’intentato: cambiare allenatore in corsa non rientra nelle nostre consuetudini, ma il calcio vive di momenti e per il Messina era ormai arrivato quello di cambiare la guida tecnica. Una proprietà capisce quando un allenatore chiede inconsciamente di essere sollevato dall’incarico e mi è sembrato che con Grassadonia si fosse creata una situazione di questo tipo”. Il presidente Lo Monaco presenta ufficialmente il nuovo tecnico del Messina Nello Di Costanzo, chiamato in corsa a nove partite dalla conclusione del campionato per conquistare la permanenza in Lega Pro, obiettivo stagionale ora pericolosamente a rischio dopo le cinque sconfitte consecutive e la disfatta interna nello scontro diretto con il Melfi. “Questo campionato prevede un’appendice con gli spareggi salvezza”, ha dichiarato Lo Monaco, “dobbiamo comunque provare a conquistare la salvezza diretta facendo la corsa sulle nostre dirette concorrenti. Ogni tipo di valutazione verrà poi fatta al termine del campionato: il nostro obiettivo stagionale è sempre stato la salvezza, è inutile fare ogni altro tipo di considerazione. Di Costanzo è un tecnico esperto che può aiutarci ad agire sulla testa dei giocatori, conosce la piazza di Messina ed è in possesso di tutte le credenziali per fare bene in questa difficile situazione”.
Tornato sulla panchina giallorossa dopo l’esperienza in serie B della stagione 2007-08, Nello Di Costanzo giudica l’opportunità di Messina come quella del possibile rilancio della propria carriera: “Sono reduce da esperienze molto particolari ed ho una gran voglia di riscatto. In questo particolare momento, alla vigilia di una gara insidiosa come quella di Foggia e con un organico ridotto all’osso per via delle numerose squalifiche, mi sembra inutile parlare di tattica: ho già in mente alcune soluzioni da adottare immediatamente per invertire la rotta, ma credo che in questa situazione sia più importante lavorare sul carattere e la personalità della squadra. Ho grande stima nei confronti di Grassadonia, è un tecnico bravo e preparato che troverà sicuramente in futuro le fortune che merita: il calcio funziona così, è capitato anche a me di vivere situazioni simili in passato. Credo sia necessario lavorare anche sulla preparazione atletica della squadra per non farci trovare impreparati nel caso dovessimo affrontare i playout. Dell'organico a disposizione conosco già Orlando e Ciciretti per averli allenati in passato: il primo è sicuramente un attaccante d'area di rigore che conosce bene il significato della parola sacrificio; Amato, invece, deve ancora crescere in personalità, è un ragazzo molto introverso che sta ancora completando il proprio processo di maturazione. Penso che Ciciretti sia comunque un giocatore molto duttile tatticamente: può giocare come trequartista, centrocampista centrale o esterno. Inevitabile in questo momento pensare soprattutto alla fase difensiva ed ai risultati, al gioco spumeggiante penseremo successivamente. Dobbiamo giocarcela partita per partita: credo nella salvezza diretta, sarebbe un miracolo ma tecnicamente è ancora possibile”.
Presente alla conferenza stampa anche il ds Fabrizio Ferrigno, pronto a chiarire i dettagli sulle dinamiche che hanno condotto il Messina ad esonerare Grassadonia nelle ore successive alla gara contro il Melfi: “Quando ho parlato in sala stampa non era stata ancora presa nessuna decisione in merito e mi sembrava giusto rilasciare quel tipo di dichiarazioni. Successivamente si è tenuta una riunione con la proprietà e si è deciso per il cambio di guida tecnica. Non esistono altre verità su questo argomento”.
Domenico Colosi
