Il tecnico peloritano non si fida dei calabresi. "Hanno giocatori importanti"
Continuità, la parola chiave per tirarsi fuori dall’inferno della D. Al giro di boa la capolita Acr Messina deve continuare a correre. Avversario dei peloritani la Cittanovese che naviga nei bassifondi, ma con cinque partite da recuperare. I calabresi sono reduci dalla sconfitta per 3-0 contro il Santa Maria Cilento dopo un mese d’inattività. Partita da affrontare con il coltello tra i denti, senza abbassare la guardia.
Il tecnico Novelli tiene alta l’asticella dell’attenzione: “Sappiamo di incontrare una buona squadra, sia individualmente che collettivamente. Hanno giocatori importanti che possono cambiare gli equilibri della partita. Ci siamo concentrati in settimana su quello che dobbiamo fare per evitare di avere problemi. Dobbiamo pensare partita per partita e avere delle ambizioni di crescita per migliorarci“.
Il senso d’appartenenza
Messina è una città con radici antiche e gloriose, è stata distrutta ma si è risollevate dalle macerie. Ieri alcuni tifosi hanno consegnato dei libri alla squadra che parlano della storia della città. Il tecnico Novelli ha apprezzato molto il gesto: “Prima di essere professionisti siamo degli uomini. Ci devono appartenere degli aspetti fondamentali, come la conoscenza del posto in cui lavoriamo. Noi siamo degli ospiti e dobbiamo avere un senso di appartenenza. Possiamo farlo attraverso dei valori come onestà e applicazione. E’ importante sapere dove lavoriamo e arricchirci con la cultura della città che rappresentiamo. La squadra è il patrimonio della gente, dobbiamo rispettare Messina e tutelarla. I tifosi hanno fatto un bellissimo gesto che noi abbiamo apprezzato“.
Lontani ma vicini
Il Covid ha “zittito” gli spalti. L’Acr Messina deve fare a meno della spinta dei suoi supporter. Che nonostante tutto fanno sentire la loro vicinanza. Novelli parla di questo aspetto: “Noi con il nostro lavoro possiamo fare innamorare la gente della squadra. Quando vedo i tifosi sulla collinetta sento emozione e responsabilità. Siamo in una piazza molto calda con grande vissuto calcistico. Se non hai personalità non puoi indossare questa maglia storica”.