'Affaire' a tre con proprietà, politica ed eventuali terzi investitori che devono arrivare ad un punto. A pagarne le spese i calciatori, unici professionisti, e i tifosi che non meritavano questo
MESSINA – Sembra di vivere in una barzelletta, in cui tre interlocutori si parlano e non riescono a capirsi, ma la realtà è che la situazione non fa ridere, anzi è triste e in parte mette rabbia. Da ormai due settimane a questa parte Aad Invest dovrebbe aver calato la maschera, utilizziamo il condizionale felici di essere smentiti in un futuro prossimo, non pagando i contributi in tempo. Con una penalizzazione già in arrivo sembra che Cissé ed Alaimo, presentatisi a Palazzo Zanca a Messina come salvatori della patria, non siano così solidi finanziariamente come hanno fatto credere. Proprio la politica è il secondo soggetto protagonista in questa brutta barzelletta, gli amministratori, anche per difendere la rispettabilità della città, hanno provato a farsi sentire ma come hanno ammesso più volte sindaco Basile e assessore Finocchiaro non possono costringere nessuno, solo sollecitare.
Ci sarebbe anche la minoranza della proprietà, Sciotto, che potrebbe giocare ancora un ruolo importante, ma dopo essere stato silente per settimane se ne è uscito con la lettera alla Gazzetta del Sud in cui, oltre a dare uno schiaffo a tutti i tifosi mentre professava amore, altro non ha fatto che prendere tempo e rinviare. Perché la soluzione dell’utilizzo della clausola rescissoria c’è, ma non vanno discussi i tempi e le modalità di utilizzo in pubblico trovando scuse. Andava piuttosto chiarito se ha intenzione di utilizzarla, e quindi ammettere di essere stato preso in giro anche lui, oppure se l’intenzione sia di non utilizzarla, e quindi tacitamente dichiararsi complice di questa situazione che porterà solo ad esiti negativi. Le motivazioni a questo punto interessavano poco e le eventuali lungaggini del ricorso, seppur vere, in questo modo sembrano più una scusa per non assumersi responsabilità e decidere. Sembrano decisioni “miranti esclusivamente a destabilizzare ulteriormente la città e la squadra, per biechi interessi di parte”, citiamo le sue stesse parole recenti.
Terzi pronti a intervenire
A questo quadro già grave con lo stallo tra proprietà, vecchia e nuova, che non vuole lasciare e politica che non può costringere, ci sarebbero anche terzi interessati. Già in passato c’era gente disposta a investire nel Messina o rilevare la società. Il maggior ostacolo adesso è che non ci sono interlocutori affidabili con cui parlare. Lo stesso presidente del Trapani, colpito dalla storia, dalla piazza e dallo stadio di Messina, come dichiarato recentemente a Tele Sud, potrebbe dare una mano. Un suo coinvolgimento diretto è chiaramente da escludere visto che ha già la proprietà di una squadra, il Trapani, nello stesso campionato del Messina e soprattutto sta portando avanti investimenti importanti nella Sicilia Occidentale. Antonini però ha fatto capire senza troppi giri di parole che potrebbe presentare delle persone serie per rilevare la società, il punto è che non si sa con chi parlare e trattare. Siamo inoltre certi che ci saranno anche altre personalità e realtà interessate ma che non si siano fatti avanti in modo così netto come il presidente del Trapani.
Squadra e piazza abbandonate
Mentre a livello societario/politico/istituzionale prosegue lo stallo a farne le spese sono in primis tutto il gruppo squadra: dal direttore sportivo Roma, passando dall’allenatore Banchieri, il suo staff e i calciatori, fino ai magazzinieri del Messina. Professionisti che stanno provando a portare dignitosamente a termine una stagione, senza perdere di vista l’obiettivo salvezza ma facendo i conti con la situazione esterna che non si può ignorare e influisce concretamente per via della penalizzazione in arrivo. Due settimane fa alla notizia del mancato pagamento dei contributi ci fu una reazione emotiva del gruppo, col passare delle settimane e senza novità in merito è fisiologico che l’umore cali. Il “sarò un presidente presente” Alaimo non si è neanche visto all’ultima partita in casa contro il Trapani.
Ci sono stati e siamo sicuri ci saranno invece sabato contro l’Avellino i tifosi. Le altre “vittime” di questa situazione. Lo hanno detto chiaramente esponendo uno striscione in Curva Sud contro il Trapani che Aad Invest e Sciotto per loro sono allo stesso modo “imbroglioni” e non sono certo bene accetti. I primi hanno fatto false promesse, il secondo ha sempre mantenuto il club in vita, fino ad ora, ma ha fatto false dichiarazioni d’amore. Vorremmo ricordare che se la biancoscudata può avere ancora un appeal è proprio grazie alla passione di quei tifosi che, anche quando criticano, sostengono sempre la squadra e proprio quella passione ora si sta provando ad ammazzare.
