Acr Messina mai in partita, il Cerignola cala il tris e allunga

Acr Messina mai in partita, il Cerignola cala il tris e allunga

Simone Milioti

Acr Messina mai in partita, il Cerignola cala il tris e allunga

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sabato 08 Ottobre 2022 - 19:28

La sfida al Monterisi, presentata come uno scontro diretto, ha restituito in campo un risultato chiaro

CERIGNOLA – Al Domenico Monterisi, per la 7ª giornata di campionato, un Messina stanco e senza idee ha ceduto 3-0 all’Audace Cerignola. Alla vigilia mister Auteri aveva detto che voleva un Messina competitivo ma sin dai primi minuti la supremazia dei padroni di casa è stata netta. Almeno una decina le occasioni create dai locali al cospetto dell’Acr Messina che è sembrato stanco e senza idee e non è riuscito a reagire ai colpi incassati.

Il Cerignola è una delle squadre che alla vigilia del campionato si inseriva tra le rivali per la zona retrocessione e quindi la sconfitta in questo scontro diretto proietta i pugliesi a 10 punti con il Messina che in classifica resta fermo a quota 4. Quinta sconfitta del torneo, la terza con 3 o più gol subiti. La squadra di mister Auteri è la peggior difesa del girone C con 14 reti subite in sette partite giocate al pari di Taranto, Foggia e Turris.

Primo tempo a senso unico

Partenza sprint per i padroni di casa del Cerignola che creano pericoli nei primi minuti di gioco. Due le conclusioni di Neglia, la prima al 6′ bloccata da Daga e la seconda al quarto d’ora che termina di poco a lato. Al 16′ però l’occasione più nitida di questo avvio decisamente convincente dei locali con Sainz-Maza che guadagna il fondo a sinistra e crossa al centro per Achik. L’ala ofantina, praticamente sola e ad un metro dalla porta, riesce nell’impresa di non centrare lo specchio della porta graziando la retroguardia dell’Acr Messina.

Al 20′ si vedono i biancoscudati per la prima volta in avanti con una conclusione dal limite dell’area di Marino, il centrocampista peloritano va però lontano dal bersaglio. Più ghiotta l’occasione sulla testa di Trasciani al 27′, a seguito di un corner, il difensore romano può staccare di testa indisturbato ma mette sul fondo. L’arbitro Angelucci comunque aveva fermato l’azione per un blocco irregolare a inizio azione. Il Messina si iscrive al tabellino della partita solo per le ammonizioni di Fiorani, prima, e Fazzi, dopo.

Superata di poco la mezz’ora si sblocca la partita: ripartenza di Neglia, spina nel fianco della difesa biancoscudata, che arriva alla conclusione defilata. Daga para, ma la sua respinta resta pericolosamente a centro area. Al 31′ sul pallone si avventa per primo Achik che stavolta non sbaglia e porta avanti l’Audace Cerignola. Nel finale di tempo altra conclusione di Neglia smanacciata in angolo da Daga, poi un’iniziativa personale di Catania a sinistra che salta l’uomo e serve un pallone interessante a centro area che viene spazzato dal difensore avversario Blondett. Il primo tempo si conclude senza recupero.

Nel secondo tempo non c’è reazione

Nella ripresa il Cerignola si copre un po’ di più e il Messina può costruire con calma. Al 54′ occasione con il cross di Versienti da destra, né Balde né Curiale trovano la deviazione verso la porta difesa da Saracco. Al 56′ guizzo di Catania che però si isola e spara alto. Al 60′ cross di Versienti, Marino stoppa e poi viene atterrato prima di poter concludere. Episodio dubbio ma per l’arbitro non c’è nulla.

Al 64′ prova a colpire Malcore sfruttando la leggerezza di Ferrini che se lo lascia sfilare. Daga salva in uscita chiudendo lo specchio della porta e deviando in angolo. Cambia l’allenatore Pazienza che passa a tre in difesa nell’Audace Cerignola. Arrivano i primi cambi anche per Auteri che toglie Versienti e Balde e getta nella mischia Grillo e Konate. Al 72′ l’azione che chiude la partita: Russo passa in mezzo a Catania e Fazzi e serve a rimorchio Tascone, il suo tiro cross è battezzato in rete da D’Andrea per il raddoppio locale.

Il Messina si rivede in avanti con la conclusione di Konate al 74′, lontano dal bersaglio grosso, qualche minuto dopo il tiro da oltre 30 metri di Fazzi, Messina che ci prova a testa bassa senza ragionare. L’ultima occasione vera per riaprirla è sulla testa di Trasciani su calcio d’angolo al 81′, ma la porta sembra stregata e il pallone si perde sul fondo. All’89’ ingenuità di Konate su Tascone in area e l’arbitro fischia rigore per il Cerignola. Dal dischetto Malcore, un minuto più tardi, mette in rete, Daga aveva intuito ma non è riuscito a intercettare la sfera. Cinque minuti di recupero concessi, eccessivi per una risultato già definitivo, dove non succede più nulla.

Audace Cerignola – Acr Messina 3-0

Audace Cerignola (4-3-3): Saracco; Botta (dal 65′ D’Ausilio), Blondett, Ligi, Russo; Tascone, Bianco (dal 59′ Capomaggio), Sainz-Maza (dal 86′ Ruggiero); Achik (dal 65′ D’Andrea), Malcore, Neglia (dal 65′ Gonnelli).
In panchina: Fares, Trezza, Olivera, Inguscio, Farucci, Langella, Vitali.
Allenatore: Michele Pazienza.

Acr Messina (3-4-3): Daga; Trasciani, Ferrini, Filì (dal 69′ Napoletano); Versienti (dal 66′ Konate), Fiorani (dal 79′ Fofana), Marino, Fazzi; Balde (dal 66′ Grillo), Curiale, Catania (dal 79′ Zuppel).
In panchina: Lewandowski, Angileri, Berto, Mallamo, Iannone, Camilleri.
Allenatore: Gaetano Auteri.

Marcatori: Achik 31′ (C), D’Andrea 72′ (C), Malcore 90′ rig. (C).
Ammoniti: Fiorani 23′ (M), Fazzi 36′ (M), Ligi 68′ (C).
Espulsioni: Michele Pazienza (allenatore Cerignola) 83′.
Calci d’angolo: 3-4. Recupero: 0′ + 5′.

Arbitro: Luca Angelucci di Foligno.
Assistenti: Riccardo Pintaudi di Pesaro & Antonio D’Angelo di Perugia.
Quarto ufficiale: Ciro Aldi di Lanciano.

7 commenti

  1. Un risultato Chiaro e anche Sprite a momenti il Cerignola calava il poker mentre questo Messina se non compra quattro giocatori l’anno prossimo lo troveremo allegramente in serie D.

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  2. Ho sbagliato ma di poco: avevo pronosticato un 3 – 1

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  3. Non ho capito il progetto della società, forse è quello di scendere di categoria?
    Comunque 4 calciatori a gennaio non bastano per salvarsi.

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  4. Chi e cosciente e sa di dover fare un passo in dietro lo faccia con coraggio,non c’è vergogna a farlo ,ma solo umiltà e carattere

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  5. Auteri è come Allegri, vede sempre una partita diversa da una realtà sin troppo evidente. La società è stata impegnata nei proclami per procacciare abbonamenti ma era ben conscia del reale valore della squadra. Con tutto il rispetto per i giocatori.

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  6. 7 partite 4 punti auteriiii non sei degno di guidare questa squadra di calcio dimettiti meglio sé cambi mestiere fare l’allenatore non è x te & tu presidente dove ti nascondi salva il Messina da questo disastro x prima cosa gli uomini migliori non devono stare in panchina seconda ed ultima cosa sostituendo l’allenatore bisogna prendere un allenatore con le palle non uno che non allena da tanto tempo praticamente bisogna prendere un allenatore di esperienza ma questo cambiamento va fatto subito fra una due settimane è già troppo tardi….

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  7. SCUDERI ANTONIO 11 Ottobre 2022 18:40

    AL MESSINA MANCAVA UN ALLENATORE CHE FA IL TIFO PER IL CATANZARO, MA PERCHE’ NON VA AL CATANZARO? LA RISPOSTA E’ FACILE, PERCHÉ NON LO HANNO VOLUTO. NOI CI INNAMORIAMO DI GENTE FATTA COSI’,
    IL MESSINA UN ALTRO ANNO CE LO RITROVIAMO IN C2, MA POI CHE VOGLIAMO? LA SQUADRA E’ LO SPECCHIO DEL DEGRADO DELLA CITTA’.
    A QUESTO PUNTO SE NON VOGLIONO FARE NULLA PER RADDRIZZARE LA ROTTA, PERCHÉ NON RITIRANO LA SQUADRA? SE NON ALTRO, CI EVITEREBBERO UNA VERGOGNA. POVERO MESSINA, E’ MORTO E SEPOLTO IL PRESIDENTISSIMO CHE L’HA PORTATA AI FASTI DELLA SERIE A.

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