Sciotto: "Il Messina è in vendita, non voglio continuare"

Sciotto: “Il Messina è in vendita, non voglio continuare”

Simone Milioti

Sciotto: “Il Messina è in vendita, non voglio continuare”

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martedì 24 Maggio 2022 - 12:30

Le parole del presidente dell'Acr Messina Pietro Sciotto affidate ad una nota: "In queste settimane solo parole di circostanza e nulla altro. Non ho intenzione di continuare"

MESSINA – L’imprenditore delle automobili Pietro Sciotto, diventato proprietario dell’Associazioni Calcio Riunite di Messina nell’estate del 2017, ha scelto: lascerà la guida del Messina. Dopo 5 anni, quattro dei quali passati in Serie D, il presidente dell’Acr Messina, dopo aver portato la squadra alla promozione in serie C ed aver ottenuto la salvezza nel campionato da poco terminato tra i professionisti, ha preso la sua decisione per il futuro della società.

“Non è arrivata nessuna proposta concreta, solo parole di circostanza e nulla altro. Tengo a dire questo – dichiara Pietro Sciotto – per fermare qualsiasi polemica che possa nascere. A gennaio ho detto che avrei salvato il Messina e che, a fine anno, sarei andato via perché ritengo concluso il mio ciclo. La società è in vendita, lo confermo perché io non ho intenzione di continuare.

Ho incontrato diverse persone che hanno chiesto informazioni ma sono stati sinora interessamenti fatti di chiacchiere. Sto facendo di tutto per dare un futuro al Messina, un lavoro lungo, dispendioso sotto il profilo economico e personale, stressante. Se qualcuno vuole il Messina lo prenda adesso ma con una offerta vera, reale. La società, in questo momento, sta comunque lavorando per non perdere il patrimonio della serie C, ma di programmi oggi sarebbe inopportuno parlare per rispetto della tifoseria e della città”.

Pietro Sciotto nell’ultima stagione da poco conclusa ha vissuto di momenti di crisi. Subito dopo la salvezza ottenuta dal Messina aveva dichiarato che un’eventuale retrocessione avrebbe cancellato i suoi cinque anni di presidenza, quantomeno questa “sconfitta” è stata evitata. Ma nei mesi precedenti, sconfortato, aveva anche paventato la possibilità di cedere la proprietà a stagione in corso, poi con un ulteriore sforzo di volontà ed economico ha rinforzato la squadra che si è salvata. Adesso per l’Acr Messina inizia un nuovo capitolo e al momento non ci sono certezze

La gestione Pietro Sciotto

Nella sua gestione per il presidente Sciotto cinque stagioni, quattro delle quali in Serie D. Nella prima 2017/2018 chiude sesto, poco sotto la zona playoff, il campionato lo vince la Vibonese. L’anno successivo, 2018/2019, la squadra termina al 12° posto in Serie D, salvandosi dalla griglia playout per un solo punto, ad essere promosso è il Bari.

Nel 2019/2020 il campionato sarà fermato causa pandemia Covid-19, quando la squadra era all’ottavo posto; ad essere promosso alla fine sarà il Palermo. Il 2020/2021 è l’anno della promozione tra i Professionisti con la vittoria ai danni della rivale cittadina Football Club Messina; che si arrende solo all’ultima giornata.

Il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Cosimo Sibilia e il coordinatore del Dipartimento Interregionale Luigi Barbiero consegnavano, nel luglio del 2021 a Roma, a Pietro Sciotto la coppa destinata alla società vincitrice del campionato di Serie D

Durante la sua gestione sulla panchina del Messina sono passati 13 allenatori. Il primo anno ha iniziato Antonio Venuto per sei giornate, poi gli è succeduto Giacomo Modica fino al termine del campionato (ventotto giornate). Nel secondo anno Pietro Infantino viene esonerato dopo cinque giornate, Oberdan Biagioni resta sulla panchina del Messina per venticinque giornate; nelle ultime quattro viene richiamato in panchina Infantino.

La terza stagione è quella più complicata con il presidente Pietro Sciotto che cambia quattro allenatori in neanche un campionato: tre giornate con Michele Cazzarò; le successive sei affidate a Pasquale Rando; Karel Zeman sarà l’allenatore del Messina per le quattordici giornate successive, prima di un nuovo cambio che vedrà Andrea Pensabene dirigere la squadra per tre partite prima della sosta definitiva.

Nella stagione della promozione fila tutto liscio per mister Raffaele Novelli che disputa tutto il campionato, 34 giornate, senza che dalla dirigenza ci siano ripensamenti. Nell’ultima stagione, quella del ritorno tra i professionisti: 8 giornate con Salvatore Sullo, 10 con Ezio Capuano e, le ultime, 19 con Ezio Raciti.

Da chi riparte l’Acr Messina

Adesso che il presidente Sciotto ha preso la sua scelta bisognerà capire quali saranno gli sviluppi. Mister Raciti, autore della salvezza tra i professionisti, ha tenuto una media da playoff e ha dato la sua disponibilità a continuare a guidare il Messina. Il tecnico ha lasciato intendere che ha ricevuto offerte, ma la sua prima opzione è rimanere in riva allo Stretto. Anche nel caso che la strada tracciata dalla dirigenza lo porti via chiede di mantenere il più possibile compatto il gruppo che si è formato. “Un gruppo che – dichiara Raciti nell’ultima conferenza stampa – con qualche aggiunta in organico può pensare seriamente ai playoff”.

I giocatori che sono sotto contratto con l’Acr Messina anche per la prossima stagione sono questi 15: Gian Marco Distefano (l’unico con contratto sino al 2024); i due portieri Antonino Fusco e Michal Lewandowski; il capitano Luigi Carillo e il collega Maks Celic; i terzini/esterni Gabriele Morelli, Tiago Gonçalves, Genny Rondinella e Nicolò Fazzi; i centrocampisti Lamine Fofana, Amara Konate, Lorenzo Simonetti e i calciatori offensivi Mattia Matese, Lorenzo Catania e Ibourahima Balde.

Raciti manterrebbe lo zoccolo duro e non si lascerebbe scappare in particolare due elementi: il messinese, autore del gol salvezza, Giuseppe Rizzo, che ha dichiarato di attendere la telefonata della società per restare, e Raffaele Russo. Menzionato dal tecnico catanese, l’esterno di Capua è stato il giocatore emblema di questa annata: primo e ultimo gol del campionato dell’Acr Messina; da sicuro partente alla permanenza per volontà del presidente Sciotto a gennaio; in campo sempre tanta corsa, volontà e passione per cercare fare sempre il risultato.

Immagine in evidenza pagina Facebook ufficiale Acr Messina.

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10 commenti

  1. Quando te ne vai è sempre tardi!

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  2. Potrebbe offrire il Messina Calcio come optional a pagamento di un’autovettura !

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  3. Castigamatti portale tu una dirigenza e una società …..

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    1. Il solito disfattista messinese….senza idee nè argomenti..

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      1. I tuoi argomenti quali sono ?

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    2. Non esiste un tessuto economico a Messina per fare la serie C essendo una città senza serie. Diamo a Cesare quel che è di Cesare.

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  4. Molti pseudo tifosi ragionano (si fa per dire) con i soldi altrui, per non dire altro. Piaccia o no questa dirigenza ha portato Messina in lega pro e ha mantenuto la categoria. Poi che si verifichino i soliti discorsi dell’imprenditore che si sente abbandonato e cose del genere é un altro discorso. Gli pseudo tifosi non si rendono conto di quanto costi mantenere una squadra in qualsiasi categoria. Basta guardare la realtà delle squadre blasonate di cui ognuno fa il tifo. Messina, duole dirlo, a livello di strutture e imprenditoriale non è appetibile come altre realtà.

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  5. Bah vogliono il Messina in serie C?? Credo bisogna fare un azionariato popolare dove ogni tifoso investe da 100€ a 1000€ ed avere un sconto del 5% sull’abbonamento annuale del Messina.
    Il comune acquisti abbonamenti annuali per sostenere la squadra da devolvere ai ragazzi dai 13 a 17 anni che vivono in ambienti disagiati e degradati con priorità per coloro in associazioni sportive.
    Un azionariato più importante da 5000€ a 10.000€ con un abbonamento gratuito annuale ed una cedola secca al 2% semestrale (se la società dovesse farsi prestare i soldi da una banca pagherebbe di più) che consenta di invogliare molto di più ad investire

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  6. antonio d'angelo 25 Maggio 2022 07:29

    epilogo di una storia già scritta. incapacità di gestione e presa di coscienza dei propri limiti.
    purtroppo non ci sono soggetti per continuare e quindi………

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  7. Indubbiamente Sciotto non ha le potenzialita’ economiche per un campionato di vertice nella serie c degne di una citta’ come Messina che ha calcato la serie B per molti anni restando sempre nelle prime posizioni ed anche la serie A. I tifosi messinesi non accetteranno mai un campionato di serie c anonimo ed e’ inutile che Sciotto chieda l’aiuto dei tifosi .Quindi o vende il Messina o altrimenti per continuare a mantenere la fiammella per il futuro venda tutti i calciatori nella rosa specialmente tutti i difensori che sino all’ultima partita hanno commesso errori e costruisca da subito una squadra di calciatori giovani che hanno fame di calcio .Non spendera’ soldi ma avra’ una squadra giovane per il futuro

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