Dalla sfida del Franco Scoglio escono pienamente promossi i centrali e il centrocampo biancoscudato, qualcosa da recriminare per l'attacco dell'Acr
Un pareggio che non avrà conseguenze sulla classifica della capolista Acr Messina che continua a mantenere un vantaggio di quattro punti sul Football Club e di cinque sulla Gelbison.
Al rientro dalla sosta però gli uomini di Novelli, voto 6,5, non trovano la via del gol. È la terza volta che i biancoscudati restano a secco in casa in questo campionato. Ironia della sorte in trasferta che la squadra restasse a secco è capitato invece solo una volta, nella “trasferta” del Franco Scoglio contro il Football Club all’andata.
La squadra di Esposito è riuscita a fermare l’attacco del Messina, complice forse anche il ritorno alle competizioni con un gran caldo. Novelli nelle interviste ha difeso i suoi giocatori dicendo che gli avversari si difendevano, mentre i suoi facendo entrambe le fasi correvano di più. Per l’allenatore del Santa Maria Cilento il voto è 5, la media tra il sette della sua squadra ben organizzata che ha portato a casa un punto e il tre dell’espulsione con le perdite di tempo di cui si è reso protagonista in primis l’allenatore, venendo espulso dall’arbitro.
Le pagelle dell’Acr Messina
Caruso, voto 6. Non si ricordano tanti tiri degli avversari nello specchio, lui su quei pochi palloni che passano dalle sue parti è attento e sicuro.
Izzo, voto 5,5. È bravo a proporsi ma un paio di volte si lascia scappare alle spalle Capozzoli che fortunatamente resta innocuo. Deve fare un po’ più attenzione anche alla fase difensiva.
Sabatino, voto 6,5. Non una partita facile per lui diffidato e che deve contenere Domenico Maggio. Alla fine però questa “partita” personale la vince lui.
Boskovic, voto 7. Lomasto era squalificato, Boskovic era pronto. Per 95 minuti non fa rimpiangere il più esperto centrale biancoscudato. Si intende a meraviglia con Sabatino e si propone almeno un paio di volte in avanti, cercando con personalità la conclusione dalla distanza.
Mazzone, voto 6. Un po’ più accorto del compagno in fase difensiva, ma come lui si limita a fare il compitino in avanti. Forse è mancata anche la spinta di Giofré e Cascione sulle fasce, comunque prestazione sufficiente.
Cristiani, voto 7. Tra i migliori dell’Acr, stavolta il lavoro sporco si vede ed è riconoscibile in almeno due interventi che bloccano gli attacchi avversari, esce quando Novelli lo vede calare (dal 61′ Lavrendi, voto 6. Entra bene in campo con la giusta grinta, mezzo voto in meno per l’occasione capitata sui suoi piedi che però non riesce a indirizzare bene nello specchio).
Aliperta, voto 7. Trascina la squadra nel primo tempo, provando a inventare per i compagni o cercando la conclusione personale. Non molla mai ma nel secondo tempo cala leggermente.
Cretella, voto 7. Al contrario del compagno di reparto cresce man mano che passano i minuti. Solite giocate a creare la superiorità numerica, prova anche lui dalla distanza ma senza fortuna (dal 83′ Crisci, SV. Entra in un confuso finale ma non incide sulla partita né positivamente né negativamente).
Cunzi, voto 5. Rispetto alle ultime uscite è sembrato più opaco. Arrivato qui per ammazzare il campionato non si fa trovare pronto in due occasioni (dal 76′ Oggiano, voto 6,5. Come Lavrendi entra in campo con tanta voglia, punta diverse volte il proprio avversario e arriva alla conclusione che viene rimpallata, ottimo atteggiamento).
Foggia, voto 5,5. Anche per lui non è stata una partita facile. Il suo voto non è né una bocciatura netta ma neanche una piena sufficienza. Ha sulla testa le due palle gol più importanti per l’Acr Messina ma fallisce entrambe le volte il colpo di pochi centimetri (dal 93′ Manfrellotti, SV. Entra in pieno recupero).
Bollino, voto 6. Novelli gli dà molte indicazioni probabilmente per giocare tra le linee, lui fa una buona partita di corsa ma alla fine come tutta la squadra manca l’appuntamento con il gol.