Non è stata la migliore della partita della capolista, ma si trattava sempre di una “trasferta”: chiavi tattiche ed impressioni dei protagonisti
Nella stracittadina il Messina non gioca la sua migliore partita ma conquista un punto che può risultare utilissimo per il proseguo del campionato. La gara va a folate, la capolista cerca di adeguarsi ma non sempre riesce ad avere in pugno la gara. Anzi sono gli avversari a rendersi spesso e volentieri pericolosi, mettendo sotto pressione la difesa più arcigna del girone I della serie D. Nel primo tempo sfida aperta, nella ripresa il Messina sembra perdere lucidità, arretra e si fa schiacciare dal CdM. Come leggere questo “spartito”? Perché stavolta è accaduto e in tante altre occasioni no?
Due possono essere le chiavi di lettura. Un aspetto è certamente legato al ruolo che l’approccio mentale ha in partite del genere. Probabilmente anche il Messina, nonostante i tanti calciatori esperti in campo, ha un po’ pagato la voglia di fare bene. Di regalare una gioia ai tanti numerosi tifosi presenti in curva sud. Uno vero spettacolo nello spettacolo. Dall’altra parte, probabilmente è risultata vincente la maggiore propensione del CdM alla costruzione di gioco. La squadra di Rando ha rosicchiato centimetro dopo centimetro il centrocampo arcigno targato Bucolo-Maiorano, tanto da costringere Catalano a provare un 4-3-3 che in copertura si trasformava in 4-5-1, con Guerriera in mezzo.
Sensazioni? «Nel primo tempo abbiamo sofferto solo in un’occasione, nella ripresa non siamo riusciti a chiudere tutti i varchi – ammette Catalano -. Il Città in casa fa sempre bene e lo ha dimostrato anche oggi. Il risultato finale ci può stare, abbiamo lottato per novanta minuti e sono soddisfatto. Il campionato è ancora lungo». Anche Giorgio Corona, che ha lottato e faticato ma non ha trovato la giocata giusta, ammette: «Non abbiamo giocato bene come le altre volte. Forse dovevamo cercare di più le corsie laterali». Ora il Messina avrà quattordici per ricaricare le pile ed affrontare il Montalto in casa.
VOTI
Lagomarsini 7, Caiazzo 5,5, Caldore 5,5, Maiorano 6,5, Cucinotta 6, Ignoffo 6, Parachì 5 (18′ st Guerriera 5,5), Bucolo 5,5, Corona 5,5, Chiaria 5,5 (29′ st Cocuzza sv), Savanarola 5 (38′ st Quintoni sv). Allenatore: Gaetano Catalano 6