Addio ad Aurelio Pes, un vero intellettuale siciliano

Addio ad Aurelio Pes, un vero intellettuale siciliano

Vittorio Tumeo

Addio ad Aurelio Pes, un vero intellettuale siciliano

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giovedì 10 Dicembre 2020 - 08:09

Il ricordo dell’Assessore Regionale Samonà e dei vertici della Fondazione Piccolo di Calanovella

Ci ha lasciati a 78 anni Aurelio Pes, un grande intellettuale siciliano, uno di quelli che veramente si è speso per l’Isola facendone conoscere e apprezzare le bellezze uniche.

Alberto Samonà

A darne notizia, l’Assessore Regionale ai Beni Culturali della Regione Sicilia Alberto Samonà, con una commossa nota: “Aurelio Pes da sempre ha legato il suo nome alla Sicilia più bella. Oggi manca l’uomo di cultura, il raffinato intellettuale, ma soprattutto l’amico fraterno, insieme al quale ho condiviso oltre dieci anni di militanza culturale nel consiglio di amministrazione della Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella”.

Villa Piccolo, sede dell’omonima Fondazione

Restano i ricordi, tanti – prosegue Samonà – di lunghe discussioni sul Mito, sulla Grecia classica, sulla poesia e sulla grande letteratura del Novecento. Restano i suoi testi, come testimonianze di una visione alta della vita e dell’essere. Il suo testo “Ager Sanguinis” è stato utilizzato da Pasquale Squitieri come soggetto del film Stupor mundi. Già direttore del dipartimento Beni Culturali, Commissario ad acta dell’Accademia di belle arti di Palermo e segretario della commissione scientifica del Rei, Registro Eredità Immateriali della Sicilia, ci eravamo sentiti di recente e avevamo condiviso un suo importante progetto sulla Grecia, che adesso continuerà a camminare sulle nostre gambe. Sono certo che Aurelio resterà spiritualmente al fianco di noi tutti che abbiamo avuto l’onore di poterlo conoscere e frequentare”. Vincitore di numerosi riconoscimenti, meritano di essere ricordati il premio “Flaiano”, il premio “Città di Monreale” e ancora il premio “UNESCO”. Ma la sua eredità più importante sono certamente i suoi libri, quelli di cui è autore e quelli che di cui ha curato, con cifra di raffinato bibliofilo, la pubblicazione in qualità di direttore della collana “Biblioteca di Narciso” della casa editrice “Novecento”.

Una edizione di “Cara Palermo”, forse l’opera più celebre di Pes

Autentiche chicche sono i suoi testi teatrali, come “Amore e Psiche. Il pozzo”, “Attis”, “Borromini”, “Il Cimento del Sole e della Luna”, “Secretum di Eleonora d’Aragona”, “Telemaco”, “Morte di Pietro Paolo Boscoli”, “Animus” e “Medea”. Copiosa è anche la produzione letteraria saggistica, con “Genealogia del fuoco”, “Ager Sanguinis – Federico II imperatore”, “Cagliostro Rebis”, “Rosario Bruno. Dalle terre di Kokalos alle praterie del West 1972-2005”, “Architettura dei pani di Salemi”, “Le stanze delle meraviglie” e il celebre “Cara Palermo”, scritto a quattro mani con Dacia Maraini. Ma dal 1995, come ha sottolineato ancora l’assessore Samonà, Aurelio Pes si è profuso per dare forte impulso alle attività istituzionali e culturali della prestigiosa Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella di Capo d’Orlando, che ormai da decenni perpetua la memoria storica dei fratelli Agata Giovanna, Casimiro e Lucio.

Andrea Pruiti Ciarello

Il Presidente dell’ente, l’Avvocato Andrea Pruiti Ciarello, così ricorda il consigliere di amministrazione scomparso: “La Fondazione ha perso un protagonista, il principale mattatore delle innumerevoli stagioni culturali che lui stesso ha contribuito a ideare e realizzare. Aurelio Pes è stato un intellettuale esemplare, di quelli rari, di quelli che non tutti hanno la fortuna di incontrare. Chi come me ha avuto il privilegio di conoscerlo a fondo, testimonia oggi il dolore per la sua perdita e, al contempo, la consapevolezza che la sua opera rimane a sollecitare l’intelligenza di chi vi si accosta. In un futuro prossimo, non appena ci saranno le condizioni, la Fondazione Piccolo celebrerà il ricordo di Aurelio Pes, attraverso le sue stesse opere, con la poesia e con il teatro”.

Carmelo Germanà

Un accorato ricordo anche da parte del Dottor Carmelo Germanà, Amministratore della Fondazione Piccolo: “Conobbi Aurelio Pes molti anni fa tramite Bent Parodi, compianto e storico Presidente della Fondazione Piccolo, Ente di cui ero giovane amministratore. Aurelio era già innamorato delle liriche di Lucio Piccolo e grande estimatore della creatività di Casimiro, barone di Calanovella. Bent lo volle nel CdA dell’Ente per affidargli anche il ruolo di Direttore artistico, incarico svolto mirabilmente fino ad oggi. Nelle vesti di Consigliere anziano, in un momento di vacatio della Presidenza, coadiuvò il salvataggio dell’Ente, con altri Amici legati fortemente alle migliori sorti della Fondazione. Con lui ho avuto il privilegio di collaborare per la realizzazione degli innumerevoli eventi culturali svolti nell’ambito delle attività istituzionali della Fondazione, anche fuori sede. Fu l’ideatore, oltre che il direttore, della raffinata collana “I Quaderni dell’Almagesto”, un compendio di Opere esclusive, tra le quali: “Raniero, il Principe Mago” di B. Parodi; “Araldica, mito e gioielli in Sicilia” di K. Cimò; “Sicilia Pagana” di E. Manni; “L’archivio storico della Famiglia Piccolo” di A. Corradini, “Caliostro Rebis” dello stesso Pes. Ed ancora opere di William Blake (di S. Pitruzzella) ed Anna Acmatova…Grazie. Grazie di tutto Aurelio, mi mancherai, ci mancherai”.

Vittorio Tumeo

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