Sul reintegro del dirigente di Messinambiente esplodono i dissapori all'interno di Cambiamo Messina dal Basso, che ha contestato pubblicamente la scelta dell'amministrazione di richiamare in servizio Cucè, licenziato in tronco da Ciacci. La nota diramata da CMdB non è piaciuta alla consigliera comunale Fenech e alla consigliera di quartiere Lombardo, che ancora una volta prendono le distanze dal movimento . Di seguito la loro lettera
Lucy Fenech e Raffaella Lombardo prendono le distanze dal movimento Cambiamo Messina dal Basso
La consigliera comunale Lucy Fenech e la consigliera della IV circoscrizione Raffaella Lombardo, elette nella lista “Renato Accorinti Sindaco” prendono le distanze dalla posizione del movimento Cambiamo Messina dal Basso sul caso Cucè e colgono l’occasione per fare chiarezza sulla loro visione politica.
“Riguardo al caso Cucè noi sosteniamo la scelta della transazione fatta dall’Amministrazione e dal nuovo commissario liquidatore di Messinambiente Giovanni Calabrò. A tal proposito pensiamo sia importante ricordare che il provvedimento di licenziamento in tronco del dirigente Cucè venne fatto senza coinvolgimento del Sindaco e dell’assessore Ialacqua. In quell’occasione, infatti, il commissario Ciacci non usò gli strumenti di trasparenza e partecipazione (che ci sembra fossero necessari in una questione così delicata) nei confronti dell’amministrazione. Il movimento Cmdb, che allora non contestò l’operato di Ciacci oggi chiede, invece, trasparenza e partecipazione all’amministrazione. Troviamo assurdo, tra l’altro, che questo duro attacco all’amministrazione arrivi immediatamente dopo una serena riunione nella stanza del Sindaco senza che la questione Cucè sia stata minimamente accennata a viva voce all’Amministrazione.
Sono numerose le volte in cui abbiamo espresso all’interno del movimento Cmdb una posizione di contrasto rispetto alla maggioranza senza trovare spazio: un esempio eclatante è stata la vicenda della nomina di Elio Conti Nibali che entrambe abbiamo fortemente sostenuto.
La sempre maggiore distanza dalla visione politica di Cambiamo Messina dal Basso, ideologicamente molto schierata, ci ha portato, nei fatti, da circa un anno ad allontanarci dal movimento.
L’ennesima sortita che ci trova in disaccordo ci dà comunque l’occasione di chiarire una volta per tutte la nostra posizione politica.
Entrambe candidate in una lista civica dal nome “Renato Accorinti Sindaco” (lo slogan è Cambiamo Messina dal Basso) abbiamo sostenuto l’elezione di Renato a sindaco e continuiamo a sostenerne l'azione amministrativa. Abbiamo scelto di candidarci in quella lista perché credevamo e continuiamo a credere in quel progetto politico che presentava una la lista (il cui logo era volutamente un arcobaleno) senza un colore politico prevalente.
Il nostro forte impegno in campagna elettorale è stato quello di coinvolgere larga parte della società civile a sostegno di un nuovo progetto politico di cambiamento per la nostra città, definito chiaramente nel programma elettorale. È sicuramente scontato, ma utile, ricordare che Renato Accorinti è stato sostenuto in campagna elettorale da tantissima gente di posizioni e schieramenti politici diversi. Alla sua elezione hanno contribuito in modo significativo tanti che pian piano hanno abbandonato il movimento Cmdb perché non si riconoscevano più nell’ “evoluzione” che il movimento ha avuto nel tempo, pur continuando questi a sostenere l’amministrazione.
I valori che abbiamo maturato nel nostro percorso di vita ci portano a credere fortemente che la Politica è servizio. È con questo spirito, aperte alla collaborazione positiva con chiunque abbia realmente a cuore il bene della città, che abbiamo svolto il nostro ruolo fin ad oggi e che continueremo a svolgerlo a fianco dell’amministrazione, a cui chiediamo ogni giorno di più di accelerare il passo sui tanti fronti che necessitano forti azioni di discontinuità con il passato".
Lucy Fenech
Raffaella Lombardo
Cosa non dice la presidentessa BARRILE ai residenti delle CASE ARCOBALENO? Nasconde che dei €7.655.000 del piano opere pubbliche il programma non prevede un centesimo per il 2015, stima €3.500.000 per il 2016 e €4.155.000 per il 2017 e, udite udite, soprattutto i residenti ARCOBALENO, non c’è nessuna copertura finanziaria specifica, tranne un generico riferimento ai fondi europei 2007-2013 peraltro scaduti. Si chiama VITTORIA DI PIRRO. Mentre quelli su cui si può fare affidamento,forse, sono i €228.714 RESIDUI ATTIVI della RISORSA 651/02 e i €276.325 RESIDUI PASSIVI, reimputati da questa Giunta nel bilancio 2015, certo in modo temerario perché le pezze di appoggio, per quelle che valgano, sono determine dirigenziali degli anni passati.
Cosa non dice la presidentessa BARRILE ai residenti delle CASE ARCOBALENO? Nasconde che dei €7.655.000 del piano opere pubbliche il programma non prevede un centesimo per il 2015, stima €3.500.000 per il 2016 e €4.155.000 per il 2017 e, udite udite, soprattutto i residenti ARCOBALENO, non c’è nessuna copertura finanziaria specifica, tranne un generico riferimento ai fondi europei 2007-2013 peraltro scaduti. Si chiama VITTORIA DI PIRRO. Mentre quelli su cui si può fare affidamento,forse, sono i €228.714 RESIDUI ATTIVI della RISORSA 651/02 e i €276.325 RESIDUI PASSIVI, reimputati da questa Giunta nel bilancio 2015, certo in modo temerario perché le pezze di appoggio, per quelle che valgano, sono determine dirigenziali degli anni passati.
Sono tempi in cui TUTTI si affannano per noi messinesi, per la nostra qualità della vita, per il peso dei tributi, per una economia in difficoltà che mangia se stessa. Lo fa CAMBIAMO MESSINA DAL BASSO ignorando le motivazioni della transizione con Cucè; anche TEMPOSTRETTO mordendo le caviglie di RENATO sindaco, cui addossa tutte le responsabilità del degrado, passato, presente e futuro, sic et simpliciter. Lo fa questa peregrina classe politica in cui eccelle la presidentessa BARRILE, alla quale qualcuno ha ricordato di aver preso voti tra i residenti delle CASE ARCOBALENO e quindi si è affannata a sollecitare RENATO a inserire nel piano triennale delle opere pubbliche la ristrutturazione degli alloggi, garantendosi quel pugno di voti.
Sono tempi in cui TUTTI si affannano per noi messinesi, per la nostra qualità della vita, per il peso dei tributi, per una economia in difficoltà che mangia se stessa. Lo fa CAMBIAMO MESSINA DAL BASSO ignorando le motivazioni della transizione con Cucè; anche TEMPOSTRETTO mordendo le caviglie di RENATO sindaco, cui addossa tutte le responsabilità del degrado, passato, presente e futuro, sic et simpliciter. Lo fa questa peregrina classe politica in cui eccelle la presidentessa BARRILE, alla quale qualcuno ha ricordato di aver preso voti tra i residenti delle CASE ARCOBALENO e quindi si è affannata a sollecitare RENATO a inserire nel piano triennale delle opere pubbliche la ristrutturazione degli alloggi, garantendosi quel pugno di voti.
Zia Maria, bevi di meno.
Ma che cavolo c’entrano le CASE ARCOBALENO con la calata di braghe di renatino sul caso Cucè?
Mi sa tanto che hai preso, pure, troppo sole.
George
Zia Maria, bevi di meno.
Ma che cavolo c’entrano le CASE ARCOBALENO con la calata di braghe di renatino sul caso Cucè?
Mi sa tanto che hai preso, pure, troppo sole.
George
I TUTTI CONTRO TUTTI devono avere a pacenza di aspettare qualche giorno, saranno Ministero e anzitutto Corte dei Conti a decidere la bontà dell’azione di risanamento di RENATO sindaco e Guido SIGNORINO. Sapremo se le risposte del professore vice sindaco a Rosaria BRANCATO e all’ex assessore di PROVVIDENTI, Luigi BENINATI, oggi del PARTITO DEMOCRATICO (per quest’ultimo una risposta vera e propria lezione di finanza locale), sono aria fritta o un serio tentativo in un contesto di previsionali e consuntivi CARTA STRACCIA, non solo quelli di Peppino BUZZANCA ma anche i due redatti da Francantonio GENOVESE. PACENZA CI VOLE, poi arriveranno i salvatori di Messina, targati PD, come l’anfitrione che ci governa da Roma, quella di mafia capitale.
I TUTTI CONTRO TUTTI devono avere a pacenza di aspettare qualche giorno, saranno Ministero e anzitutto Corte dei Conti a decidere la bontà dell’azione di risanamento di RENATO sindaco e Guido SIGNORINO. Sapremo se le risposte del professore vice sindaco a Rosaria BRANCATO e all’ex assessore di PROVVIDENTI, Luigi BENINATI, oggi del PARTITO DEMOCRATICO (per quest’ultimo una risposta vera e propria lezione di finanza locale), sono aria fritta o un serio tentativo in un contesto di previsionali e consuntivi CARTA STRACCIA, non solo quelli di Peppino BUZZANCA ma anche i due redatti da Francantonio GENOVESE. PACENZA CI VOLE, poi arriveranno i salvatori di Messina, targati PD, come l’anfitrione che ci governa da Roma, quella di mafia capitale.
GEORGE GEORGE, se la redazione non avesse moderato fino alla censura il terzo commento, perfino u to ciriveddu avrebbe compreso l’ingresso in scena delle CASE ARCOBALENO.
GEORGE GEORGE, se la redazione non avesse moderato fino alla censura il terzo commento, perfino u to ciriveddu avrebbe compreso l’ingresso in scena delle CASE ARCOBALENO.