Dal 1986 segretario generale del Parlamento europeo e dal 1999 direttore generale. Funzionario, per concorso, dal gennaio 1960 al Parlamento europeo è stato capo di Gabinetto con i presidenti Gaetano Martino, Mario Scelba, Simone Weil
Si è spento all’età di 84 anni, in Lussemburgo, il messinese Enrico Vinci.
Laureato in giurisprudenza e procuratore legale, è stato professore presso la cattedra di diritto delle Comunità europee delle Università di Perugia, Catania e Messina.
Dal 1986 segretario generale del Parlamento europeo e dal 1999 direttore generale. Funzionario, per concorso, dal gennaio 1960 al Parlamento europeo è stato capo di Gabinetto con i presidenti Gaetano Martino, Mario Scelba, Simone Weil ed ha collaborato con i presidenti Emilio Colombo, Jean Duvieusart, Enrique Baron Crespo e Egon Klepsch.
Autore di numerosi saggi giuridici sulle istituzioni comunitarie, fa parte del “Gruppo dei 10” (esperti di politica internazionale che sono stati per lungo tempo attori del processo di integrazione europea). Consigliere per gli Affari europei della Presidenza del Consiglio nel primo Governo Prodi, è presidente di “Europan Italia”, programma di concorsi per nuove architetture, e fa parte del comitato esecutivo della Fondazione Mediterraneo e dell’Advisory Board del Banco di Sicilia.
E’ stato consigliere comunale a Messina per il Partito Liberale dal 1956 al 1960, segretario particolare di Gaetano Martino quando era ministro della pubblica istruzione e ministro degli esteri. Ha partecipato alla Conferenza di Messina e ai lavori preparatori per la redazione dei Trattati di Roma e istitutivi della Comunità europea.
APPARTENENTE ALLA VERA MESSINA. QUANDO MESSINA AVEVA DIGNITA’, COSCIENZA E IMPORTANZA E RISPETTO IN ITALIA E SOPRATUTTO IN EUROPA. NON PENSO CHE ERA ORGOGLIOSO DELL’ATTUALE EUROPA ORMAI INGINOCCHIATA CON RASSEGNAZIONE AI CULI IN ARIA E ALL’INVASIONE DI PREGIUDICATI CHE STANNO DISTRUGGENDO, CON L’AIUTO DI PARTITI E COMPLICITA’ ANCHE DI DON FRANCESCO D’ARGENTINA L’EREDICO, CHE STA DISTRUGGENDO IL CRISTIANESIMO, SIA CONTENTO. NON PENSO CHE MARTINO IL MINISTRO E FONDATORE DELL’EUROPA, LA VERA EUROPA, AVREBBE AL PARI DI VINCI, DATO IL SUO ASSENSO ALLA FALLACE POLITICA DEI VARI MERKEL SCHULTZ E ACCOZZAGLIA VARIA. CONSIDERAZIONE CHE VINCI APPARTENEVA ALLA MESSINA CHE NON C’E’ PIU’ E MAI RITORNERA’, PURTROPPO! IN COSCIENZA E VERITA’ E’ TUTTO
APPARTENENTE ALLA VERA MESSINA. QUANDO MESSINA AVEVA DIGNITA’, COSCIENZA E IMPORTANZA E RISPETTO IN ITALIA E SOPRATUTTO IN EUROPA. NON PENSO CHE ERA ORGOGLIOSO DELL’ATTUALE EUROPA ORMAI INGINOCCHIATA CON RASSEGNAZIONE AI CULI IN ARIA E ALL’INVASIONE DI PREGIUDICATI CHE STANNO DISTRUGGENDO, CON L’AIUTO DI PARTITI E COMPLICITA’ ANCHE DI DON FRANCESCO D’ARGENTINA L’EREDICO, CHE STA DISTRUGGENDO IL CRISTIANESIMO, SIA CONTENTO. NON PENSO CHE MARTINO IL MINISTRO E FONDATORE DELL’EUROPA, LA VERA EUROPA, AVREBBE AL PARI DI VINCI, DATO IL SUO ASSENSO ALLA FALLACE POLITICA DEI VARI MERKEL SCHULTZ E ACCOZZAGLIA VARIA. CONSIDERAZIONE CHE VINCI APPARTENEVA ALLA MESSINA CHE NON C’E’ PIU’ E MAI RITORNERA’, PURTROPPO! IN COSCIENZA E VERITA’ E’ TUTTO