Aeroporti siciliani. "Stop a vendita di souvenir sulla mafia"

Aeroporti siciliani. “Stop a vendita di souvenir sulla mafia”

Redazione

Aeroporti siciliani. “Stop a vendita di souvenir sulla mafia”

sabato 24 Agosto 2024 - 09:05

L'assessore regionale Alessandro Aricò si rivolge alle società di gestione degli scali

Si fermi la vendita di souvenir a tema mafia nei negozi e spazi commerciali degli aeroporti siciliani. È la richiesta avanzata dall’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Aricò, con una lettera inviata ai vertici delle società di gestione degli scali di Palermo (Gesap), Catania e Comiso (Sac), Trapani (Airgest), Lampedusa (Ast) e Pantelleria (Enac).

«Mantenere una immagine dignitosa e scevra dai soliti stereotipi negativi – scrive Aricò – è senza dubbio una linea ferma da tenere nei luoghi di primo approdo di turisti e visitatori che raggiungono la Sicilia, come appunto gli aeroporti dell’isola».

Già un anno fa, l’assessore aveva rivolto lo stesso invito agli armatori perché fossero rimossi i souvenir a tema mafioso dagli spazi commerciali dei traghetti e delle navi che curano i collegamenti con le isole siciliane. «Invito – aggiunge l’assessore – che fu subito accolto. Sono certo che lo stesso avverrà anche negli aeroporti. Questi oggetti incatenano la nostra Isola a stereotipi mortificanti, richiamano un fenomeno criminale dal quale la Sicilia si sta sforzando di liberarsi grazie al sacrificio di eroi civili e all’impegno quotidiano della stragrande maggioranza dei cittadini. Dobbiamo invece fare il massimo sforzo per  diffondere la vera immagine di una terra ospitale e laboriosa».

4 commenti

  1. È incredibile che l’immagine di una Regione sia aggravata dai comportamenti di commercianti senza scrupoli. Bene ha fatto l’Assessore.

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  2. Con tanta cultura e tradizione utilizziamo ancora i “mafiusi”!!!!
    autolesionist! da sempre!!

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  3. Marcella Millimaggi 24 Agosto 2024 12:11

    Ritengo che questo tipo di souvenir che ridicolizzano caricaturandoli certi personaggi siano del tutto inoffensivi e facciano parte di un certo folclore esattamente come il Colosseo trasformato in portamatite e la tour Eiffel per fermacarte. Andrebbero tolti invece: il malcostume delle nomine ai vertici delle aziende pubbliche di alcuni personaggi; quello di usare tutti i mezzi legali per non dare ai cittadini la possibilità di accedere a documenti; quello di diventare politici di rango senza avere mai svolto un giorno di lavoro magari dopo avere superato un regolare concorso; di cambiare partito ogni due per tre e soprattutto di ottenere quel che si possiede per successione ereditaria e relative conoscenze. Finiamola di indignarci per cretinerie

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  4. Voi nn state bene…ma per niente!

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