«Occhiuto s'era detto pronto a intervenire una volta acquisite le quote già dei privati: ora non si perda più tempo, la programmazione è già compromessa»
REGGIO CALABRIA – «Nei primi giorni di febbraio, nella sede della Regione Calabria, si era svolto un incontro tra il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto ed i vertici politici della Città di Reggio Calabria, ove si erano esaminate le problematiche dello scalo dello Stretto. In quella occasione si era pacificamente convenuto che la Sacal aveva agito, ed agiva, solo per sviluppare l’aeroporto di Lamezia a discapito degli altri due scali calabresi». Lo afferma in una nota il coordinatore della Task force comunale sull’Aeroporto dello Stretto di Reggio Calabria Salvatore Chindemi.
Tornata pubblica la Sacal, si rilanci sùbito lo scalo reggino
Si rileva ancora che «il Presidente Occhiuto s’era reso disponibile ad esaminare e condividere ogni soluzione funzionale al rilancio dello scalo dello Stretto, posponendo un secondo incontro ad una data successiva all’acquisizione da parte della Regione Calabria, per il tramite di Fincalabra, delle quote sociali acquisite, precedentemente, dai privati.
Tale fase si è, da tempo, conclusa – osserva Chindemi – e, nei prossimi giorni, dopo le dimissioni del Presidente De Metrio e l’approvazione del bilancio, la Sacal si doterà di una nuova governance. Attendiamo quindi, conclusa anche questa ulteriore fase societaria, d’incontrare il Presidente della Regione per concordare, finalmente, le soluzioni concrete e definitive per rimuovere ogni ostacolo che impedisce il rilancio dello scalo reggino, evidenziando che ogni ulteriore ritardo inficerebbe gravemente ogni programmazione futura, peraltro già ampiamente compromessa».