«La Calabria vola, Reggio resta a terra» il polemico striscione brandito davanti allo scalo reggino in aperta contestazione rispetto al cronico isolamento
REGGIO CALABRIA – Trasporto aereo? Il Centro studi Tradizione partecipazione dice la sua con un flash-mob serale: «La Calabria vola, Reggio resta a terra» il polemico striscione brandito davanti allo scalo reggino, in aperta contestazione rispetto al cronico isolamento dello scalo aeroportuale e dell’intero tessuto metropolitano di Reggio Calabria.
«Nei giorni scorsi, una nota compagnia low cost (RyanAir, ndr) ha annunciato 19 nuove rotte: purtroppo per gli utenti reggini i nuovi collegamenti, come ormai siamo abituati, non riguarderanno il “Tito Minniti”, il quale, con sommo gaudio di tutta la politica locale, è riuscito a strappare la “grande” vittoria del ripristino del volo per Milano».
Nessuna novità rispetto al recente passato, affermano dal movimento, convinto che «nonostante l’istituzione di una “task force” comunale dedicata all’aeroporto e gli ormai sterili proclami di una politica a cui nessuno crede più, Reggio e la sua provincia continuano ad essere bistrattate, umiliate, ma soprattutto continuano a “restare a terra”».
Incomprensibilmente, a un grappolo di settimane dalle «celebrazioni del cinquantesimo anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace», neanche s’intravedono «soluzioni efficaci per risolvere o quantomeno iniziare ad aggredire uno di quei problemi, anzi sarebbe più opportuno dire il primo dei numerosi problemi che continuano ad impedire alla Città ed al suo comprensorio di sviluppare pienamente quella vocazione turistica di cui si sente tanto parlare ad ogni campagna elettorale, ma che purtroppo rimane sempre più solo un miraggio».