L'annuncio della Sciara Holding Ltd. Tra le opere compensative 300 alloggi popolari per i comuni della zona. "Previsti fino a 120mila posti di lavoro"
“Nel dare continuità e seguito all’intervento tenutosi in data 26 novembre 2024 presso il Comune di Messina in occasione della “Commissione Servizi inerente la realizzazione del Ponte sullo Stretto” e alle interlocuzioni effettuate in forma ufficiosa e ufficiale con gli enti preposti (Comuni coinvolti, Città Metropolitana di Messina, Enac, Enav, Mit), il ceo della Sciara Holding Ltd, Fabio Bertolotti, ha fatto sapere che partire dal prossimo mese di aprile, grazie alla collaborazione con l’International Institute Of Technology e la società Sistemi Srl, inizieranno i rilievi plano altimetrici e di dettaglio propedeutici alla definizione del progetto di fattibilità tecnico economica per la presentazione del Project Finance (con fondi privati e non pubblici) riguardante la creazione de “l’Aeroporto Intercontinentale del Mediterraneo” con annesso progetto di Porto Franco avente la quadri-modalità di trasporto merci e passeggeri (navale, aerea, terrestre e autostradale).
“Tale opera produrrà, a regime – sottolinea in una nota la Sciara Holding – circa 100.000/120.000 posti di lavoro (calcolando tutti i lavoratori diretti, indiretti e indotti sul territorio) e diverrà il punto d’ ingresso per il nuovo sistema di commercio intercontinentale merci e passeggeri. La realizzazione non è in conflitto con i vicini aeroporti siciliani o calabresi, in quanto totalmente differente per scopo, sostanza e finalità. Saranno altresì ipotizzate quali opere compensative (sempre con fondi privati e non pubblici), la costruzione e messa a disposizione di almeno 300 alloggi popolari nei comuni limitrofi e/o ospitanti della struttura, i quali saranno a disposizione gratuita dei Comuni e verranno affidati alle famiglie più fragili, avendo altresì una prelazione a famiglia per un posto di lavoro all’interno dell’aeroporto o strutture limitrofe”.

È prevista, a breve, la costruzione di un sito internet dedicato dove poter inviare candidature, tenendo sempre in considerazione che, una volta presentato, il progetto definitivo sarà sottoposto a bando e relativa assegnazione. “Confidando nell’unicità del progetto che sarà sottoposto all’attenzione degli enti – conclude Bertolotti – non temiamo alcun tipo di player, essendo la nostra tecnologia unica e di proprietà. La realizzazione dell’opera sarà subordinata esclusivamente alla politica e non a fattibilità o utilità.

Siete i benvenuti !
Questa sarà la svolta per la ripartenza dell’intera Provincia !
La Madonna della Lettera protegge tutti i messinesi e non ci poteva abbandonare all’oblio economico in cui versiamo !
Speriamo che accolga anche le nostre preghiere per il salvataggio della nostra squadra del cuore e del suo rilancio !
BUM!
Sarebbe ora che si incominciasse a guardare oltre.
Un territorio enorme senza aeroporto e come dire andare con l’asinello in mezzo alle auto.
Sono più di 50 anni che si parla poi finisce tutto in bolle di sapone.
E pensate pure ad un eliporto che colleghi le Lipari.
BEN VENGA
REGGIO NON SERVE AI MESSINESI che continuano ad andare a Catania
Aeroporto di Reggio Calabria a Messina 45 minuti con mezzi pubblici.
Aeroporto di Catania a Messina, con moooolta attenzione alla tangenziale di Catania, 1 ora e 20 oppure 2 ore con mezzi pubblici.
Se poi l’aeroporto deve essere fatto è un’altro discorso, ma dire che l’aeroporto di Reggio Calabria non serve ai messinesi per me non è così.
Ma perché ancora con queste cavolate.
Opera fortemente in ritardo che compromette il delicato equilibrio del territorio…
Chi conosce i luoghi sa…
Ma è un delirio, centomila posti di lavoro è evidentemente impossibile, siamo già pieni di aeroporti falliti, come Comiso, Lamezia, Crotone, Trapani… un progetto che massacra il territorio e non serve a nessuno dato che alle spalle c’è il vuoto
Buonasera a tutti. dal mio punto di vista, al di la dei posti di lavoro “temporanei” degli addetti ai lavori , credo che quest’ulteriore infrastruttura (come l’hub zona porto a Messina, il mare in centro città, nuovi hotel, il ponte, il raddoppio ferroviario nel versante ionico, etc) darà una boccata di ossigeno al tessuto industriale del nostro territorio. incidono troppo le spese di trasporto. così facendo, si azionerebbe un piano logistico senza precedenti per la Sicilia (zona messinese in particolare) permettendo alle realtà produttive di dimezzare i costi di trasporto ed essere competitivi, a livelli di prezzi, nel piano internazionale. inoltre avremmo la possibilità di commerciare con i paesi EMEA, in quanto avremo le infrastrutture adatte. Sicuramente tutto ciò genererà posti di lavoro per tante persone (addetti alla vigilanza, controllo portuale ed aeroportuale, personale turistico alberghiero, trasporti, nascita di nuove aziende nel settore spedizioni, etc) quindi ben venga. l’unica nota dolente e di dispiacere, a mio parere, sarà il disboscamento, i poveri animali, la cementificazione ed il materiale di risulta, che contribuiranno a rendere il territorio più fragile e deturpato. speriamo che vengano realizzare opere compensative e di messa in sicurezza.