Lecca e D'Arrigo escono dal processo con un'assoluzione piena. Per loro l'accusa aveva chiesto la condanna a 6 anni. Ma per il giudice sono estranei agli affari di Luigi Tibia e il clan di Giostra.
Si è chiuso con due assoluzioni piene il processo abbreviato dell'operazione Totem, l'inchiesta dei Carabinieri e della Direzione distrettuale antimafia sugli affari del clan di Giostra, in particolare del referente storico Luigi Tibia nel settore dei lidi, locali notturni e gioco d'azzardo.
Il Giudice per l'udienza preliminare Daniela Urbani ha scagionato Roberto Lecca e Antonino D'Arrigo, assolvendoli con formula piena, perché il fatto non sussite.
Per entrambi l'accusa, il PM della DDA Liliana Todaro e Fabrizio Monaco, aveva chiesto la condanna a 6 anni di reclusione.
Ma il giudice ha accolto le ragioni degli avvocati Daniela Agnello e Tommaso Autru Ryolo, che avevano già ottenuto la scarcerazione dei due dal tribunale del Riesame e per i quali la Cassazione aveva rigettato l'appello della Procura. Per Lecca e D'Arrigo, quindi, la vicenda giudiziaria finisce qui.
Il processo sugli affari di Tibia e dei suoi, invece, va avanti.
E' fissata al 20 settembre la prima data del processo per la ventina di persone rimaste implicate nel filone di inchiesta principale.
Alessandra Serio