Il Comune procederà nei prossimi giorni alla nomina della Commissione di gara. Solo a quel punto si saprà in quanti si sono fatti avanti
MESSINA – L’iter per l’affidamento ai privati di ville e aree verdi della città è rimasto impantanato per due mesi, ma a giorni dovrebbe rimettersi in moto. E ’quanto assicura l’assessore Massimo Minutoli: «Il direttore generale Rossana Carrubba– spiega – sta procedendo alla nomina della Commissione che dovrà esaminare le domande pervenute».
Il bando di giugno
Come si ricorderà, lo scorso 25 giugno il Comune di Messina ha pubblicato il bando di gara avente ad oggetto la “concessione a terzi delle aree a verde comunali e delle strutture ivi insistenti”. L’intenzione della giunta De Luca è quella di dare in gestione ai privati piazze e ville dislocate sul territorio comunale per un minimo di sei anni fino ad un massimo di trenta, affidando dunque a soggetti esterni il compito di occuparsi della manutenzione ordinaria e straordinaria, della messa a norma e dell’ adeguamento dinamico alle norme vigenti. Venticinque in totale gli spazi comunali che palazzo Zanca è pronta a concedere per un periodo medio-lungo. Tra questi ci sono: i Giardini di Montalto, Villetta Quasimodo, Villa Mazzini, Villa Castronovo, Villa Sabin e Parco Ringo. Per queste ultime due aree sarà però necessario anche il placet dell’Autorità portuale, che ne è titolare.
Numero delle domande ancora sconosciuto
Al momento non è possibile sapere quanti sono i soggetti privati interessati a gestire gli spazi comunali messi a bando: «Lo sapremo solo quando si insedieranno i componenti della commissione di gara, che dovranno scaricare e controllare le domande», chiarisce Minutoli, abbastanza sconfortato per i ritardi che si sono accumulati.
Le tensioni con Manna e l’intoppo tecnico
Il procedimento avviato dall’amministrazione De Luca a fine giugno pare infatti si sia è arenato anche a causa delle tensioni interne con il dirigente Domenico Manna, trasferito in altro Dipartimento.
Oggi la palla è in mano alla Carrubba, ma c’è un intoppo “tecnico” che sta continuando a paralizzare l’iter: nei documenti digitali del Dipartimento Cimiteri e Verde Pubblico esce ancora la firma digitale di Manna e dunque non possono essere “vistati” dal direttore generale. «Ho sollecitato gli uffici comunali e spero che il problema venga risolto al più presto», afferma ancora l’assessore.
L’assessore è fiducioso
Minutoli si dice abbastanza fiducioso sul fatto che tra qualche giorno la procedura si sbloccherà. A quel punto si potrà sapere il numero esatto dei privati che si sono fatti avanti e capire se l’idea della giunta De Luca ha avuto successo o si è rivelata un flop.
Danila La Torre
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