Il consigliere comunale del gruppo Udc chiede inoltre la realizzazione di nuove rotatorie sui viali Gazzi ed Europa ed in via La Farina
“La decisione di questa Amministrazione di affidare l'aggiornamento del Piano Generale del Traffico Urbano a dei tecnici esterni per un importo di 260mila euro, non è altro che la dimostrazione del fallimento (non certamente nel merito, ma nel metodo) di un percorso che solo a parole era volto ad internalizzare i servizi nell'ottica del risparmio”. Il consigliere comunale Libero Gioveni giudica così la determina dirigenziale numero 160 del 29 dicembre 2015 del Dipartimento Mobilità Urbana con la quale si è ammessa la materiale impossibilità, col personale tecnico interno, di gestire un lavoro così importante e gravoso.
“Sulla necessità di aggiornare il Pgtu – precisa Gioveni – nulla da dire, anzi, finalmente si mette mani ad uno strumento fondamentale di pianificazione della viabilità dopo ben 17 anni dall'ultimo che certamente non rispecchia più quella che è la situazione viaria nella nostra città (centri commerciali nella zona sud, nuove rotatorie, nuovi insediamenti abitativi, la Ztl, le piste ciclabili, la tranvia, lo svincolo di Giostra ecc.). Pertanto – prosegue il consigliere comunale – forse si sarebbe anche dovuto pensare prima all'aggiornamento del Piano se si pensa che quest'ultimo dovrebbe essere persino rivisto ogni 2 anni. Per esempio – propone nel merito Gioveni – in città non si può non pensare di realizzare altre rotatorie in punti strategici come lo svincolo di Gazzi nei pressi del Policlinico e nella caotica intersezione con via Del Santo, oppure sul viale Europa all'incrocio con viale Italia, per non parlare poi dei tanti, troppi semafori da eliminare come quelli in via La Farina. Quindi, "nulla quaestio" sull'opportunità della decisione – rimarca l'esponente Udc – ma che non decanti più questa giunta il fatto che intende ancora fare una rivoluzione politica in termini di internalizzazione dei servizi, perché è del tutto evidente che con questi atti continua a non dimostrarlo. A questa determina, infatti, si aggiungono tanti altri esempi: il recente appalto dell'Atm per la ricerca di un'agenzia interinale per l'assunzione di 20 autisti, la mancata riforma dei servizi sociali inizialmente volta ad una gestione diretta, l'insabbiamento o attuale paralisi dell'iter per la creazione della "Multiservizi", il recente ricorso ai dirigenti esterni o ai "badanti" ecc. A questo punto, quindi – conclude Gioveni con una proposta – non sarebbe male l'idea di "esternalizzare" a tempo anche le importanti competenze che aveva l'ex ufficio Programmi Complessi cancellato inopportunamente da questa Amministrazione, perché un valido "team" di professionisti esterni gioverebbe senz'altro a tirare fuori quei tanti progetti ormai chiusi nel cassetto che sarebbero sinonimo di sviluppo per questa città”.