Lo scorso anno, il Dipartimento Edilizia aveva rilevato "una incompatibilità con la zona di ricadenza del Prg"
"Forse abbiamo scoperto il perché non sono stato informato della presenza di nuovi migranti nell’hotspot di Bisconte: la struttura è abusiva. Se non avrò chiarimento al più presto dagli organi preposti sarò costretto ad emettere ordinanza di demolizione previo sgombero?". E' l'ennesima "bomba" lanciata su Facebook dal sindaco Cateno De Luca, che poi corregge il tiro e annuncia: "Al via l’indagine sulla regolarità. Tra cinque giorni sapremo se si tratta di una struttura regolare o abusiva".
La richiesta di chiarimento è indirizzata a tre Dipartimenti: Pianificazione del territorio, Attività edilizie e Patrimonio. In un documento del Dipartimento Edilizia, risalente al 10 maggio 2017, si legge che "dall'istruttoria tecnica di massima, effettuata sulla scorta della documentazione prodotta, risulta che la struttura contrasta con le prescrizioni urbanistiche ed edilizie del Prg".
La caserma fu convertita in hotspot su pressione di Accorintintin, che voleva i soldi dello Stato.
Messina non ebbe un centesimo, ma, in compenso, si riempì di clandestini!!!
Anche il nostro alfiere della legalità, vuole i soldi dallo Stato, perché dei 170 milioni della Regione promessi senza sforzo (o erano 200?) sono rimasti pochi spiccioli. Quindi “sparate all’urbisca”, affinché qualche Euro arrivi ed il suo ego (e non solo) si possa gonfiare, costi quel che costi.
Credo di conoscere bene la storia politica ed imprenditoriale dell’attuale sindaco, riconoscendone il pragmatismo , l’operatività e determinazione che forse non ha eguali tra l’operato dei vari sindaci che ha avuto finora Messina (quantomeno nell’ultimo ventennio), mi permetto però di suggerirgli di non abusare troppo di dichiarazioni strategicamente provocatorie, buone per fare titoloni sui giornali e che possono avere effetto solo sulle persone sensibili appunto ai sensazionalismi. Sappiamo benissimo che le cose spesso non possono essere così semplificate giusto per raccattare qualche “Like” , ed a furia di gridare “al lupo al lupo” quella volta che il lupo arriverà sul serio tanti si gireranno dall’altra parte.