Passaggio Ato-Amam, iter paralizzato. L'Orsa: "Basta con le resistenze incomprensibili"

Passaggio Ato-Amam, iter paralizzato. L’Orsa: “Basta con le resistenze incomprensibili”

Passaggio Ato-Amam, iter paralizzato. L’Orsa: “Basta con le resistenze incomprensibili”

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venerdì 23 Ottobre 2015 - 09:21

Il sindacato Orsa bacchetta l'amministrazione Accorinti per non aver dato ancora seguito agli atti per il trasferimento del personale Ato3 all'Amam. La segretaria Francesca Fusco attacca a muso duro la governance dell'Amam e chiede di uscire da questa fase di stallo.

"L’ennesima fase di stallo in cui versa la mobilità interaziendale che dovrebbe trasferire i dipendenti dell’Ato 3 all’Amam ha dell’incredibile". È questo il commento della segretaria regionale dell’ORSA Servizi, Francesca Fusco, che torna a chiedere con forza il passaggio dei laboratori Ato3 all'Amam in virtù di un percorso che è stato tracciato ormai un anno fa ma che ancora non si è concretizzato nonostante una serie di atti che invece sancirebbero tutti i passi finali per chiudere l'iter. La sindacalista osserva come, al di la delle valutazioni di merito espresse anche negli ultimi giorni, l’efficacia giuridico amministrativa dell’ordinanza sindacale contingibile ed urgente emessa dal presidente della Regione lo scorso 14 luglio non possa essere messa in discussione ed alla stessa si debba dare necessariamente esecuzione.

Anzi, non può non rilevarsi come il notevole ritardo che ha contraddistinto l’iter, non ancora pervenuto ad un esito concreto, costituisca un’assoluta anomalia amministrativa e che i destinatari dell’atto sindacale sono da considerarsi inadempienti, anche alla luce della delibera della giunta Accorinti del 3 settembre scorso che definiva la “Conferma indirizzi alla società in house Amam e alla dirigenza dell’Ente in merito al servizio di manutenzione del verde in attesa della devoluzione integrale alla stessa società delle competenze in materia ambientale”.

"Non si può non rimanere sconcertati – sottolinea Francesca Fusco – dinnanzi a cotanta schizofrenia amministrativa.

Non si comprende come il Sindaco possa accettare che con estrema facilità non si ottemperi all’ordinanza".

L'Orsa punta dritto all'Amam, non riuscendo a comprendere le resistenze della società, rappresentate in primis dal Cda, nominato da Accorinti ed in particolare dal presidente Leonardo Termini. "Il nuovo presidente della partecipata dal suo insediamento non ha favorito la mobilità, ha vantato preoccupazioni, smentite anche dalla Direzione Territoriale del lavoro che indica legittimo il passaggio dei lavoratori Ato. È giunto il momento che Termini esca finalmente allo scoperto e palesi quali siano i suoi reali intendimenti amministrativi, smettendola di giocare a nascondino forte del fatto che gli atti determinanti siano firmati dal direttore generale, l’ingegnere Luigi La Rosa, il cui incarico prorogato dovrebbe scadere proprio a fine anno.

L’operazione di mobilità Ato 3 – Amam si deve fare e gli addetti ai lavori sanno perfettamente che vi sono tutti i requisiti di legge a sostegno della stessa. La volontà politica è stata espressa in atti. Essa va applicata senza ulteriori indugi che producono danno ai lavoratori alle casse comunali ed ai cittadini".

Per l'Orsa L’Amministrazione Comunale ha portato letteralmente a spasso nel corso dell’intero anno i lavoratori dell’Ato, nonostante la mobilità interaziendale tra le partecipate del Comune costituisse di per sé un’azione amministrativa molto semplice e lineare, sussistendovi tutti i presupposti previsti dalla normativa vigente. Il Sindaco con Ordinanza ha disposto il compimento di una serie di atti propedeutici alla operazione di mobilità. Dunque a questo punto la Fusco si chiede se questi atti siano stati effettivamente compiuti, oppure dirigenti comunali e CdA dell’Amam per timore di non si sa cosa oppure per tutelare le posizioni di interesse di qualcuno non hanno fatto nulla prendendo ancora una volta in giro la parte più debole.

"Basta chiacchiere, è giunto il momento di mettere fine alla piece messa in scena, basta tutelare sempre coloro che rispondono alle “solite” logiche, la mobilità ato-amam da atto immediato è divenuta una storia senza fine, a turno tutti gli attori in scena hanno strumentalizzato i lavoratori per soddisfare un proprio interesse, adesso basta, si porti a compimento l’iter avviato ad ottobre 2014. Chi nutre dubbi di legittimità può rivolgersi entro 60 giorni al Tar di Catania oppure presentare ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni, come è del resto riportato in calce alla stessa Ordinanza n. 161 firmata dal sindaco Accorinti".

2 commenti

  1. Il sindacato spinge affinchè il passaggio avvenga in tempi brevi così che i dipendenti possano sentirsi tranquilli con uno stipendio sicuro anche senza lavorare. Purtroppo l’Italia è stata rovinata dai sindacati e proporrei di esportarli tutti in Cina.

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  2. Il sindacato spinge affinchè il passaggio avvenga in tempi brevi così che i dipendenti possano sentirsi tranquilli con uno stipendio sicuro anche senza lavorare. Purtroppo l’Italia è stata rovinata dai sindacati e proporrei di esportarli tutti in Cina.

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