Cgil, Cisl e Csa chiedono al sindaco Accorinti di "cacciare" il direttore generale Le Donne e alcuni dirigenti, accusati di non saper svolgere il proprio ruolo

“Il direttore generale del Comune di Messina, Antonio Le Donne, percepisce 195mila euro lordi l’anno, circa 9/10 mila curo netti al mese. I dirigenti del Comune di Messina percepiscono da 107mila a 135mila euro lordi tra stipendio, indennità' di funzione ed indennità' di risultato, circa 5/6 mila euro netti al mese. I dipendenti del Comune di Messina, invece, percepiscono mediamente mensilmente da 600 euro (i precari) a 1500 euro (la categoria D6 a tempo indeterminato)”. Lo ricordano i segretari sindacali di Fp Cgil, Fp Cisl e Csa, rispettivamente Clara Crocè, Calogero Emanuele e Piero Fotia.

“Dopo oltre un anno di attesa per incassare il salario accessorio per le attività svolte nell’anno 2015 – proseguono – , dopo avere proclamato lo stato di agitazione, dopo avere denunciato al prefetto le pessime relazioni sindacali con la parte pubblica della delegazione trattante c con i vertici dell'Amministrazione comunale, dopo avere convocato l’assemblea dei dipendenti comunali – che è stata molto partecipata- nella quale il direttore generale e l'assessore al personale hanno assicurato ai dipendenti il pagamento di un acconto di 750 euro per i precari e di 1.500 euro per i dipendenti di ruolo sulle spettanze 2015, entro il 12 agosto di quest’anno, dopo che nello stesso giorno Le Donne, l’assessore Eller e il dirigente Di Leo hanno sottoscritto con i sindacali un accordo in tal senso, lo stesso accordo viene disatteso dai firmatari rappresentanti dell’Amministrazione comunale, persone poco affidabili che hanno superato ogni limite. Ancora una volta quanto viene deciso nei tavoli istituzionali è puntualmente disatteso da chi dovrebbe attuarne i contenuti e i dipendenti comunali non percepiranno, entro il 12 agosto, gli acconti pattuiti”.

E’ duro l’attacco nei confronti dell’amministrazione comunale: “Hanno aspettato il 10 agosto per turlupinare dipendenti e sindacati trincerandosi dietro motivazioni di volta in volta diverse. La verità è che quando si tratta di occuparsi delle giuste e legittime spettanze economiche dei dipendenti ci troviamo di fronte ad una palese inefficienza del direttore generale e dei dirigenti, che invece sono molto attenti, dinamici, fantasiosi e attivi quando si tratta delle loro retribuzioni. Una vergogna che fa il paio con l’incapacità di approvare i bilanci previsionali e consuntivi nei tempi stabiliti rigorosamente dalla legge che ha già provocato danni ai dipendenti ed alla città tranne che alle loro tasche”.

L’ultima protesta è quella della Polizia Municipale, che ha annunciato un’assemblea proprio durante la Festa della Vara, mettendo a rischio il servizio d’ordine. “Oltre a salire sulla Vara – concludono i tre segretari sindacali -, il sindaco Accorinti dovrebbe cacciare chi rema contro o chi non sa svolgere il proprio ruolo, come il direttore generale e alcuni dirigenti. In caso contrario, non ci sono più le condizioni per mantenere relazioni sindacali aperte”.