Il presidente dell’ dell’Ordine degli Ingegneri Trovato illustra quali saranno i temi affrontati nel corso della riunione
Mercoledì prossimo il Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri incontrerà l’assessore all’Urbanistica Giuseppe Corvaja. Nel corso dell’incontro l’ Assessore -spiega in un documento il presidente Santi Trovato – illustrerà al Consiglio dell’ Ordine i diversi elementi che hanno determinato la proposta di delibera inerente la “Variante parziale delle norme di attuazione per il miglioramento delle condizioni di sicurezza del territorio comunale”, che produce effetti sulle costruzioni ricadenti non solo sulla zona del Torrente Trapani ma su tutto il territorio comunale. Nel corso della riunione – prosegue Trovato – verranno inoltre affrontate le molteplici problematiche rappresentate da molti professionisti messinesi riguardo le procedure che interessano le migliaia di istanze di sanatoria edilizia ancora inevase. Il faccia a faccia sarà anche l’occasione per manifestare all’assessore « il profondo disagio che i professionisti messinesi nei riguardi del funzionamento del Dipartimento Politiche del Territorio del Comune di Messina: orario di ricevimento insufficiente; difficoltà ad interloquire con i funzionari comunali anche perché spesso (causa i molteplici compiti d’istituto) impegnati altrove; attese di mesi (anche anni!) per rilascio pareri hanno di fatto notevolmente appesantito l’iter autorizzativo determinando l’impossibilità di avviare anche i piccoli interventi di ristrutturazione e risanamento necessari a mettere in sicurezza il nostro, spesso degradato, patrimonio edilizio». Con Corvaja sarà inoltre affrontato il nodo «della profonda crisi che attraversa tutto il settore delle costruzioni, e che coinvolge sia i lavoratori che gli imprenditori».
Quello di mercoledì sarà il primo di un ciclo di incontri organizzato dagli ingegneri messinesi : già dall’8 febbraio – fa sapere Trovato – incontreranno le rappresentanze del mondo dell’Imprenditoria, successivamente le forze Sindacali ed infine i direttori di alcuni Istituti di Credito cittadini, per poter congiuntamente definire un Protocollo di rilancio del settore edilizio su cui impegnare tutte le Amministrazioni interessate e gli Uffici deputati a rilasciare pareri (Dip. Urbanistica, Soprintendenza, A.S.L., Genio Civile, Vigili del Fuoco).
Di lei ing.Santi Trovato non si può dire,che nell’esecizio del suo mandato dia segnali di presbiopia,che veda distintamente le cose lontane e confusamente quelle vicine,no,anzi,lei vede distintamente quelli che ritiene gli interessi(cose vicine)degli ingegneri(sarebbe interessante su essi conoscere il pensiero dei suoi tanti colleghi),interviene tempestivamente anche con durezza nel difenderli.Mentre vede confusamente quelli della comunità messinese(cose lontane,conferma ne è il ritardo con cui NON AFFRONTA PUBBLICAMENTE la discussione sulle Linee Guida del nuovo piano regolatore di Messina,ma soprattutto su quell’anacronistico regolamento edilizio,non degno della tradizione tecnica della nostra città.Il vostro ORDINE dovrebbe avere nel cassetto gli emendamenti al RE vigente,sulle questioni che riguardono noi messinesi,cioè l’ambiente urbano e qualità dell’abitato,la conformazione e dotazioni dell’unità immobiliari,l’uso razionale dell’energia e comfort ambientale,riduzione dei campi elettromagnetici,la valutazione dell’impatto paesistico,la tutela ambientale del suolo e del sottosuolo,la sicurezza e disciplina generale del cantiere,un dettagliato regolamento di Igiene,l’elenco delle strade di rilevante importanza viabilistica con relativa classificazione(ci saremmo evitati di costruire a ridosso di budelli oppure urbanizzare),le schede tecniche per l’edilizia ecosostenibile e biocompatibile,insomma TUTTO ciò che interessa ad una comunità.Caro ingegnere,Messina è come quel bambino che dice al maestro,sapendo che non ha nessuno che lo pensa,SPERIAMO CHE ME LA CAVO.
Caro ing.Santi Trovato,suvvia si sbilanci insieme al suo ORDINE,che non confondo con le diverse sensibilità professionali degli iscritti,ci dica la sua idea su quello scorcio splendido e pregiato di Messina,che chiamiamo cittadella del porto,oggi di grande attualità.Io penso che nessun ha diritto di risiedere in quel territorio ed avere il privilegio di quel panorama unico,che fu il sito del Palazzo Reale della Urbs Messana,appartiene a tutti i messinesi.