I dati riferiti al 2010 evidenziano un aumento del 10% nelle richieste di ristrutturazione di edifici malandati. Eppure le nuove palazzine “crescono” ad ogni angolo
Un dato che fa riflettere e che appare decisamente in controtendenza rispetto a quanto si osserva facendo un giro tra le strade della città. Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Agenzia dell’Entrata, con riferimento ai primi 11 mesi del 2010, nelle ristrutturazioni edilizie è stato registrato un incremento del 10% nella provincia Messina rispetto al 2009. Numericamente le richieste inoltrate nel primo dei due anni considerati sono state 410 mila, contro le successive 452 mila. Se dunque è vero che, come spiegato nel corso del convegno tenutosi all’Hotel Hilton di Giardini Naxos sul tema “La migliore edilizia per il sud”, i cittadini preferiscono, dove possibile, restaurare l’esistente piuttosto che acquistare nuove abitazioni, non si può che sottolineare, ancora una volta, l’inutile spreco di cemento che invade il territorio. La ristrutturazione abitativa, secondo quanto affermato da esperti di settore nel corso dell’evento, si è peraltro rivelata la vera ancora di salvataggio del mercato delle costruzioni. Ciò grazie anche a nuove tecniche e strategie sia in termini pratici che di studio di mercato.
A Messina si vedono molte ristrutturazioni in atto e la cosa mi pare sia molto positiva. Il continuo costruire sui colli sta provocando un’abbandono di molte case in tanti storici quartieri. Basta guardarsi attorno andando in giro per le strade della città per notare una marea di cartelli di case in vendita. A Messina non mancano le case per gli abitanti, credo sia meglio stoppare le nuove costruzioni e permettere di ristrutturare le “vecchie” abitazione magari concedendo permessi straordinari. E dirò di più, fossi un Assessore del Comune cercherei di finanziare a basso interesse finanziario queste ristrutturazioni.