Aggressione medico al Mandalari, Ordine e Federazione: "Ora basta"

Aggressione medico al Mandalari, Ordine e Federazione: “Ora basta”

Redazione

Aggressione medico al Mandalari, Ordine e Federazione: “Ora basta”

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sabato 16 Febbraio 2019 - 08:40

Dopo l'ennesimo episodio di violenza intervengono l'Ordine dei medici e la Fimmg

Quanto accaduto ieri al presidio di Mandalari (dove un paziente è andato in escandescenza ed ha danneggiato i locali e aggredito il medico) ha riacceso l’attenzione degli episodi di violenza nei confronti dei medici che operano nei Presidi di Guardia Medica in ultimo anche quello verificatosi nella notte fra il 6 ed il 7 gennaio scorso a Mirto – Frazzanò.

Sulla vicenda si registra l’intervento sia dell’Ordine dei Medici di Messina che della Fimmg (federazione medici generici).

In Italia ogni anno nelle guardie mediche vengono visitati circa dodici milioni di pazienti e vengono salvate migliaia di vite umane- scrive Stefano Leonardi- vice segretario nazionale FIMMG- Non sono sufficienti l’aggravamento di pena, le circostanze aggravanti o l’Osservatorio nazionale sulla sicurezza istituito presso il Ministero della Salute. Occorre mettere in sicurezza tutti i Presidi di guardia medica, dotandoli di tutti gli strumenti idonei a prevenire ma, insistiamo da tempo, occorre prioritariamente il riconoscimento dello status di ‘’pubblico ufficiale nell’esercizio delle funzioni’’ con la procedibilità d’ufficio nei confronti dell’aggressore

Con il riconoscimento dello status di pubblico ufficiale la denuncia, in caso di aggressione, diventerebbe automatica e porterebbe alla certezza della pena per l’aggressore e si avrebbe la percezione che lo Stato riconosce il medico come suo servitore e che nel momento dell’esercizio delle sue funzioni è a garanzia della popolazione.

L’Ordine dei Medici, presieduto da Giacomo Caudo, in stretta collaborazione con l’ASP di Messina, rappresentata dal commissario straordinario Paolo La Paglia, scende ancora una volta in campo stigmatizzando questo fenomeno preoccupante e ormai dilagante: “Per l’ennesima volta il peggio è stato evitato grazie all’intervento di alcuni operatori della SUES 118, che condividono i medesimi locali, e sono riusciti a neutralizzare l’aggressore; ma non è accettabile continuare a dover sperare nella divina provvidenza o nella vicinanza di qualcuno; i medici si sentono lasciati “soli” e sono sempre più scoraggiati e impauriti, specialmente i camici rosa. E’ assolutamente necessario rendere concrete tutte le azioni e strategie, sia a livello nazionale che locale, che già il nostro Ordine, in stretta collaborazione con l’ASP di Messina, intende individuare per tutelare la classe medica, specie chi è dedito al pronto intervento, al soccorso e comunque al rapporto diretto con pazienti sconosciuti, possibili aggressori. Inoltre, come già fatto per altri casi, l’Ordine si costituirà parte civile se necessario per difendere la collega vittima di violenza”.

Caudo, unitamente a La Paglia, ha manifestato ampia solidarietà e vicinanza alla vittima, sentita telefonicamente stamane per sincerarsi che le sue condizioni di salute fossero regolari dopo il terribile accaduto.

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