Aggressioni nei Pronto soccorso, vigilanza armata negli ospedali Messinesi

Aggressioni nei Pronto soccorso, vigilanza armata negli ospedali Messinesi

Autore Esterno

Aggressioni nei Pronto soccorso, vigilanza armata negli ospedali Messinesi

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martedì 27 Agosto 2019 - 16:20

Il servizio predisposto dall'Azienda sanitaria prenderà il via il 16 settembre. Ne usufruiranno i presidi di Taormina, Milazzo, Barcellona, Patti e S. Agata Militello

MESSINA – Vigilanza armata 24 ore su 24 nei pronto soccorso degli ospedali dell’Azienda sanitaria provinciale: Taormina, Milazzo, Barcellona, Patti e S. Agata Militello.

Il servizio partirà dal prossimo 16 settembre ed è stato adottato dall’Asp in seguito ai gravi episodi di violenza subiti dal personale medico, infermieristico e di supporto.

“Nonostante le difficoltà economiche – spiega il direttore generale dell’Azienda, Paolo La Paglia (nella foto) – dopo avere disposto l’installazione della video sorveglianza in tutti i Pronto soccorso, siamo riusciti a trovare nelle pieghe del la somma necessaria per i rimanenti mesi del 2019. L’obiettivo è mettere in sicurezza i pronto soccorso maggiori della nostra area metropolitana e tutelare il personale sanitario tutto, sempre più frequentemente oggetto di vili aggressioni proprio nel momento in cui espleta il proprio dovere e si prodiga per salvare la vita ai cittadini. Abbiamo utilizzato i criteri previsti dai decreti assessoriali voluti dall’assessore regionale alla SaluteRuggero Razza – conclude La Paglia – per migliorare la gestione e l’accoglienza”.

Il servizio, per il periodo 16 settembre – 15 ottobre 2019 è stato affidato alla ditta Ksm, esistendo un contratto di cui la ditta era già aggiudicataria, nelle more della definizione della procedura di gara centralizzata e della procedura di gara aziendale.

C. C.

2 commenti

  1. Bene ottima decisione ma, mi chiedo chi proteggerà la guardia giurata considerato il fatto che giuridicamente i compiti demandati a questo dipendente di un Istituto di Vigilanza Privata sono ben diversi da quello che i medici e paramedici si aspettano. Sarebbe opportuno che il governo quindi le Prefetture concedessero titoli ben diversi da quelli ad oggi riconosciuti altrimenti sarebbe un buco nell’acqua. Certo la loro presenza è sicuramente un deterrente per i mal intenzionati ma ciò significherebbe far virare l’ira di questi individui sulle guardie che a differenza di altre figure create dagli stessi IVP non sono né buttafuori, né bodyguard …… hanno compiti ben precisi e ben definiti dal TULPS. Viva lo Stato Italiano che nonostante i solleciti della categoria non procede e non provvede a considerarla di primaria importanza ma solo sicurezza complementare ovvero sempre dopo le forze di Polizia.

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  2. Ma invece di spendere soldi in un servizio che può fare ben poco…..non essendo le guardie giurate pubblici ufficiali e non potendo garantire la pubblica sicurezza, non sarebbe più opportuno ristabilire il posto fisso di polizia negli ospedali????

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